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Il sostituto di imposta in caso di casa madre estera e stabile organizzazione
05/11/2025 - Con la risposta a interpello n. 286 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che gli enti e le società non residenti assumono la qualifica di sostituto d'imposta limitatamente ai redditi corrisposti da una loro stabile organizzazione o base fissa in Italia. Le società non residenti, infatti, seppur ricomprese, sotto il profilo soggettivo, fra i soggetti indicati al primo comma dell'<a target="_blank" class="rich-legge" title="articolo 23" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110003ART28">articolo 23</a> del <a target="_blank" class="rich-legge" title="d.P.R. n. 600 del 1973" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110003SOMM">d.P.R. n. 600 del 1973</a>, in linea di principio, ne sono oggettivamente escluse in ragione della delimitazione territoriale della potestà tributaria dello Stato. In presenza di una stabile organizzazione operante in Italia, il soggetto estero è già rappresentato fiscalmente nel territorio direttamente dalla stabile. Con la risposta a interpello n. 286 del 2025, l’Agenzia delle Entrate ha sottolineato che gli enti e le società non residenti assumono la qualifica di sostituto d'imposta limitatamente ai redditi corrisposti da una loro stabile organizzazione o base fissa in Italia. Le società non residenti, infatti, seppur ricomprese, sotto il profilo soggettivo, fra i soggetti indicati al primo comma dell'articolo 23 del d.P.R. n. 600 del 1973, in linea di principio, ne sono oggettivamente escluse in ragione della delimitazione territoriale della potestà tributaria dello Stato. In presenza di una stabile organizzazione operante in Italia, il soggetto estero è già rappresentato fiscalmente nel territorio direttamente dalla stabile.
Regolarità fiscale per compensi dei professionisti: per ANC è irragionevole
05/11/2025 - Con un comunicato del 4 novembre 2025, ANC ha espresso preoccupazione nei riguardi della disposizione contenuta nell’art. 129, comma 10, del disegno di legge di Bilancio 2026, che subordina il pagamento dei compensi professionali da parte delle Pubbliche Amministrazioni alla verifica della regolarità fiscale e contributiva del professionista. Con un comunicato del 4 novembre 2025, ANC ha espresso preoccupazione nei riguardi della disposizione contenuta nell’art. 129, comma 10, del disegno di legge di Bilancio 2026, che subordina il pagamento dei compensi professionali da parte delle Pubbliche Amministrazioni alla verifica della regolarità fiscale e contributiva del professionista.
I contributi Covid non sono qualificabili come esenti
05/11/2025 - Sul presupposto che i contributi Covid siano assimilabili a proventi esenti, l’Agenzia delle Entrate sta conducendo controlli e accertamenti che comportano la riduzione dell’ammontare delle perdite dichiarate in periodi di imposta durante i quali sono stati percepiti tali sussidi. Questo approccio è stato confermato da ultimo con la <a target="_blank" title="risposta a interrogazione parlamentare n. 5-044589 del 29 ottobre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/10/31/contributi-covid-proventi-esenti">risposta a interrogazione parlamentare n. 5-044589 del 29 ottobre 2025</a>. Tuttavia, la logica sistematica del TUIR induce a escludere che i contributi Covid-19 siano qualificabili come esenti: il <a target="_blank" title="documento n. 7 del 2025 di AIDC LAB" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/05/contributi-covid-contestazione-riporto-perdite">documento n. 7 del 2025 di AIDC LAB</a> spiega perché. Sul presupposto che i contributi Covid siano assimilabili a proventi esenti, l’Agenzia delle Entrate sta conducendo controlli e accertamenti che comportano la riduzione dell’ammontare delle perdite dichiarate in periodi di imposta durante i quali sono stati percepiti tali sussidi. Questo approccio è stato confermato da ultimo con la risposta a interrogazione parlamentare n. 5-044589 del 29 ottobre 2025. Tuttavia, la logica sistematica del TUIR induce a escludere che i contributi Covid-19 siano qualificabili come esenti: il documento n. 7 del 2025 di AIDC LAB spiega perché.
Formazione continua e futuro del lavoro: confronto acceso al Forum 2025 di Fondoprofessioni
05/11/2025 - Il Forum 2025 di Fondoprofessioni, tenutosi a Roma, ha riunito esperti e istituzioni per riflettere sul futuro della formazione continua. Al centro del confronto: la certificazione delle competenze e l’impatto dell’intelligenza artificiale nei percorsi di apprendimento. Dal dibattito è emersa la necessità di modelli più agili, di una governance condivisa dell’innovazione e di un equilibrio tra tecnologia e dimensione umana. Il Fondo conferma il suo impegno nel promuovere una formazione professionale capace di accompagnare il cambiamento con responsabilità e visione. Il Forum 2025 di Fondoprofessioni, tenutosi a Roma, ha riunito esperti e istituzioni per riflettere sul futuro della formazione continua. Al centro del confronto: la certificazione delle competenze e l’impatto dell’intelligenza artificiale nei percorsi di apprendimento. Dal dibattito è emersa la necessità di modelli più agili, di una governance condivisa dell’innovazione e di un equilibrio tra tecnologia e dimensione umana. Il Fondo conferma il suo impegno nel promuovere una formazione professionale capace di accompagnare il cambiamento con responsabilità e visione.
Congedo di paternità obbligatorio: chiarimenti sul diritto delle madri intenzionali
05/11/2025 - L’INPS, con il messaggio n. 3322 del 2025, recepisce la sentenza della Corte Costituzionale che estende il congedo di paternità obbligatorio alla lavoratrice genitore intenzionale nelle coppie di donne riconosciute nei registri dello stato civile. L’estensione opera per i rapporti non ancora definiti e le domande relative a periodi precedenti al 24 luglio 2025 possono essere riesaminate nel rispetto dei termini di legge. Nessuna indebita fruizione per i periodi già goduti in conformità alla normativa previgente. L’INPS, con il messaggio n. 3322 del 2025, recepisce la sentenza della Corte Costituzionale che estende il congedo di paternità obbligatorio alla lavoratrice genitore intenzionale nelle coppie di donne riconosciute nei registri dello stato civile. L’estensione opera per i rapporti non ancora definiti e le domande relative a periodi precedenti al 24 luglio 2025 possono essere riesaminate nel rispetto dei termini di legge. Nessuna indebita fruizione per i periodi già goduti in conformità alla normativa previgente.
Lavoratori del turismo: come funzionerà il trattamento integrativo speciale nel 2026
05/11/2025 - Il <a target="_blank" title="disegno di legge di Bilancio 2026" href="https://www.ipsoa.it/speciali/legge-bilancio">disegno di legge di Bilancio 2026</a> (A.S. 1689) conferma per il prossimo anno il trattamento integrativo speciale a favore dei lavoratori dipendenti privati del settore turistico, ricettivo e termale, in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni straordinarie festive. Il beneficio è relativo al periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2026. Qual è l’importo del trattamento integrativo speciale? Come si calcola e quali procedure occorre seguire? Il disegno di legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689) conferma per il prossimo anno il trattamento integrativo speciale a favore dei lavoratori dipendenti privati del settore turistico, ricettivo e termale, in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni straordinarie festive. Il beneficio è relativo al periodo dal 1° gennaio al 30 settembre 2026. Qual è l’importo del trattamento integrativo speciale? Come si calcola e quali procedure occorre seguire?
Revisori enti locali: come iscriversi nell'elenco 2026
04/11/2025 - Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività. Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività.
Oneri di smantellamento e ripristino: dal trattamento contabile alla rilevanza fiscale
03/11/2025 - I principi contabili nazionali prevedono che l’impatto a conto economico degli oneri di smantellamento e ripristino siano imputati, sotto forma di ammortamenti, agli esercizi in cui il cespite rilascia la sua utilità. Il <a target="_blank" title="D.M. MEF del 27 giugno 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/07/14/gu-coordinamento-oic-determinazione-base-imponibile-ires-irap">D.M. MEF del 27 giugno 2025</a>, che ha dettato le disposizioni di coordinamento tra gli aggiornamenti ai principi contabili <a target="_blank" class="rich-legge" title="OIC 16" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000842773SOMM">OIC 16</a> e <a target="_blank" class="rich-legge" title="OIC 31" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000842766SOMM">OIC 31</a> e le regole di determinazione della base imponibile IRES e IRAP, attribuisce efficacia ai criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione dei fatti aziendali, anche in deroga alle disposizioni del TUIR. Pertanto, ciò che risulta dal conto economico civilistico e dall'applicazione di corretti principi contabili, vale anche ai fini della determinazione della base imponibile, salvo diversa disposizione. I principi contabili nazionali prevedono che l’impatto a conto economico degli oneri di smantellamento e ripristino siano imputati, sotto forma di ammortamenti, agli esercizi in cui il cespite rilascia la sua utilità. Il D.M. MEF del 27 giugno 2025, che ha dettato le disposizioni di coordinamento tra gli aggiornamenti ai principi contabili OIC 16 e OIC 31 e le regole di determinazione della base imponibile IRES e IRAP, attribuisce efficacia ai criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione dei fatti aziendali, anche in deroga alle disposizioni del TUIR. Pertanto, ciò che risulta dal conto economico civilistico e dall'applicazione di corretti principi contabili, vale anche ai fini della determinazione della base imponibile, salvo diversa disposizione.
Elenco revisori enti locali 2026: istanze entro il 16 dicembre 2025
30/10/2025 - Con l’informativa n. 153 del 30 ottobre 2025, il CNDCEC segnala la pubblicazione, da parte del Ministero dell’Interno, dell’avviso relativo all’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali, valido dal 1° gennaio 2026. I soggetti già iscritti e coloro che intendono presentare nuova domanda devono farlo esclusivamente in modalità telematica, tra le ore 12:00 del 27 ottobre 2025 e le ore 12:00 del 16 dicembre 2025, seguendo le istruzioni contenute nell’avviso. In vista dell’apertura dei termini, il Consiglio Nazionale sollecita gli ordini territoriali a trasmettere tempestivamente le richieste di condivisione dei programmi formativi e a completare il caricamento dei file relativi ai partecipanti ai corsi entro i primi giorni di dicembre. Con l’informativa n. 153 del 30 ottobre 2025, il CNDCEC segnala la pubblicazione, da parte del Ministero dell’Interno, dell’avviso relativo all’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali, valido dal 1° gennaio 2026. I soggetti già iscritti e coloro che intendono presentare nuova domanda devono farlo esclusivamente in modalità telematica, tra le ore 12:00 del 27 ottobre 2025 e le ore 12:00 del 16 dicembre 2025, seguendo le istruzioni contenute nell’avviso. In vista dell’apertura dei termini, il Consiglio Nazionale sollecita gli ordini territoriali a trasmettere tempestivamente le richieste di condivisione dei programmi formativi e a completare il caricamento dei file relativi ai partecipanti ai corsi entro i primi giorni di dicembre.
Strategia datacenter: identità, innovazione e infrastrutture per la competitività digitale del Paese
05/11/2025 - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la “Strategia per l’attrazione degli investimenti esteri nei data center”, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Italia come hub digitale europeo e mediterraneo. Elaborata in collaborazione con enti centrali e territoriali, associazioni e operatori industriali, la strategia promuove lo sviluppo di infrastrutture di data storage e cloud per imprese, PA e cittadini. Tra i punti di forza: siti industriali dismessi pronti all’uso, rete energetica stabile, crescente accesso a fonti rinnovabili e connettività ultra-veloce. Il piano punta anche su sostenibilità, efficienza energetica, riuso delle risorse e formazione nelle discipline STEM, favorendo la collaborazione con università e centri di ricerca. Il ministro Urso sottolinea l’importanza di incentivi e semplificazioni per attrarre investimenti e rendere l’Italia leader nella gestione e sicurezza dei dati. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato la “Strategia per l’attrazione degli investimenti esteri nei data center”, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo dell’Italia come hub digitale europeo e mediterraneo. Elaborata in collaborazione con enti centrali e territoriali, associazioni e operatori industriali, la strategia promuove lo sviluppo di infrastrutture di data storage e cloud per imprese, PA e cittadini. Tra i punti di forza: siti industriali dismessi pronti all’uso, rete energetica stabile, crescente accesso a fonti rinnovabili e connettività ultra-veloce. Il piano punta anche su sostenibilità, efficienza energetica, riuso delle risorse e formazione nelle discipline STEM, favorendo la collaborazione con università e centri di ricerca. Il ministro Urso sottolinea l’importanza di incentivi e semplificazioni per attrarre investimenti e rendere l’Italia leader nella gestione e sicurezza dei dati.
Editoria: entro il 18 dicembre 2052 le domande relative al sostegno per l'anno 2025
05/11/2025 - Con il provvedimento del 16 ottobre 2025, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha definito requisiti e modalità per accedere al contributo straordinario destinato alle imprese editrici di quotidiani e periodici. Il contributo ammonta a 10 centesimi di euro per ogni copia cartacea venduta nel 2023, anche tramite abbonamento, entro un tetto di spesa di 65 milioni di euro. Sono escluse le vendite in blocco. Le domande devono essere presentate online tra il 26 novembre e il 18 dicembre 2025. Eventuali chiarimenti vanno richiesti via email all’indirizzo dedicato, con oggetto “Copie vendute nel 2023”. Con il provvedimento del 16 ottobre 2025, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha definito requisiti e modalità per accedere al contributo straordinario destinato alle imprese editrici di quotidiani e periodici. Il contributo ammonta a 10 centesimi di euro per ogni copia cartacea venduta nel 2023, anche tramite abbonamento, entro un tetto di spesa di 65 milioni di euro. Sono escluse le vendite in blocco. Le domande devono essere presentate online tra il 26 novembre e il 18 dicembre 2025. Eventuali chiarimenti vanno richiesti via email all’indirizzo dedicato, con oggetto “Copie vendute nel 2023”.
Accordi per l'innovazione 2025: guida ai contributi
05/11/2025 - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il <a target="_blank" title="decreto 27 ottobre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/03/accordi-innovazione-14-gennaio-2026-presentazione-domande">decreto 27 ottobre 2025</a> che disciplina operatività, criteri di valutazione e modalità di accesso agli accordi per l’innovazione. La misura è finalizzata a sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico. Il bando attua il <a target="_blank" title="decreto ministeriale del 4 settembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/10/11/accordi-innovazione-ridefinite-procedure-concessione">decreto ministeriale del 4 settembre 2025</a> e definisce procedura istruttoria, punteggi, soglie di ammissibilità e adempimenti a carico delle imprese. Le domande potranno essere presentate dal 14 gennaio 2026 al 18 febbraio 2026 esclusivamente tramite piattaforma dedicata, con una riserva del 34% delle risorse destinata alle regioni del Mezzogiorno. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il decreto 27 ottobre 2025 che disciplina operatività, criteri di valutazione e modalità di accesso agli accordi per l’innovazione. La misura è finalizzata a sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale di rilevante impatto tecnologico. Il bando attua il decreto ministeriale del 4 settembre 2025 e definisce procedura istruttoria, punteggi, soglie di ammissibilità e adempimenti a carico delle imprese. Le domande potranno essere presentate dal 14 gennaio 2026 al 18 febbraio 2026 esclusivamente tramite piattaforma dedicata, con una riserva del 34% delle risorse destinata alle regioni del Mezzogiorno.
Per CNA Fita Ncc occorre riscrivere le regole sul foglio elettronico Ncc
05/11/2025 - CNA Fita Ncc esprime soddisfazione per la sentenza n. 163/2025 della Corte costituzionale, che ha annullato parti del decreto interministeriale n. 226/2024 sul foglio di servizio elettronico per il noleggio con conducente (Ncc), ritenendo sproporzionati gli obblighi imposti alle imprese. Il presidente Simone Magellano sollecita il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a riaprire urgentemente il tavolo di confronto con le associazioni di categoria, per elaborare una riforma equa del trasporto non di linea. Secondo Magellano, le nuove regole devono essere riscritte da zero, rispettando la libertà di iniziativa privata, l’autonomia contrattuale e la neutralità tecnologica, per garantire un giusto equilibrio tra controllo pubblico e aspettative imprenditoriali. CNA Fita Ncc esprime soddisfazione per la sentenza n. 163/2025 della Corte costituzionale, che ha annullato parti del decreto interministeriale n. 226/2024 sul foglio di servizio elettronico per il noleggio con conducente (Ncc), ritenendo sproporzionati gli obblighi imposti alle imprese. Il presidente Simone Magellano sollecita il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a riaprire urgentemente il tavolo di confronto con le associazioni di categoria, per elaborare una riforma equa del trasporto non di linea. Secondo Magellano, le nuove regole devono essere riscritte da zero, rispettando la libertà di iniziativa privata, l’autonomia contrattuale e la neutralità tecnologica, per garantire un giusto equilibrio tra controllo pubblico e aspettative imprenditoriali.
Il CdM approva i provvedimenti su finanza, consumatori, batterie e acque reflue
05/11/2025 - Il Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2025, ha approvato in esame preliminare quattro provvedimenti. Il primo adegua la normativa sull’intermediazione finanziaria per migliorare l’efficienza dei mercati UE, intervenendo su strumenti finanziari, vigilanza e crisi dei depositari centrali. Il secondo attua la direttiva europea sulla responsabilizzazione dei consumatori nella transizione verde, rafforzando la tutela contro pratiche sleali, contrastando il greenwashing e l’obsolescenza precoce. Il terzo recepisce il regolamento UE sulle batterie, disciplinando l’intero ciclo di vita, con obblighi su tracciabilità, sostenibilità e responsabilità estesa del produttore. Infine, è stato approvato un regolamento sul riutilizzo delle acque reflue affinate, che definisce criteri e condizioni per l’uso sicuro in agricoltura, con l’obbligo di redigere un Piano di gestione dei rischi per tutelare salute e ambiente. Il Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2025, ha approvato in esame preliminare quattro provvedimenti. Il primo adegua la normativa sull’intermediazione finanziaria per migliorare l’efficienza dei mercati UE, intervenendo su strumenti finanziari, vigilanza e crisi dei depositari centrali. Il secondo attua la direttiva europea sulla responsabilizzazione dei consumatori nella transizione verde, rafforzando la tutela contro pratiche sleali, contrastando il greenwashing e l’obsolescenza precoce. Il terzo recepisce il regolamento UE sulle batterie, disciplinando l’intero ciclo di vita, con obblighi su tracciabilità, sostenibilità e responsabilità estesa del produttore. Infine, è stato approvato un regolamento sul riutilizzo delle acque reflue affinate, che definisce criteri e condizioni per l’uso sicuro in agricoltura, con l’obbligo di redigere un Piano di gestione dei rischi per tutelare salute e ambiente.
Cybersicurezza: da Assonime l'approfondimento su obblighi e responsabilità degli amministratori
05/11/2025 - Assonime, con la circolare n. 23 del 4 novembre 2025, analizza il decreto legislativo n. 138/2024 che recepisce la direttiva UE NIS 2, introducendo obblighi per la gestione del rischio di cybersicurezza. Il decreto eleva la sicurezza informatica a elemento strategico per le imprese, incidendo direttamente sulle responsabilità degli amministratori. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha definito condotte operative e chiarimenti interpretativi, inclusi assetti organizzativi minimi e obblighi di segnalazione. L’ambito di applicazione è ampio e si basa su dimensioni, attività e rischio, distinguendo tra soggetti essenziali e importanti. Il perimetro si estende anche ai gruppi societari e alla catena del valore. La circolare approfondisce il ruolo dell’organo amministrativo e il regime di responsabilità, evidenziando le sanzioni interdittive per le persone fisiche e le responsabilità civilistiche in caso di mancata o inadeguata attuazione delle misure di sicurezza. Assonime, con la circolare n. 23 del 4 novembre 2025, analizza il decreto legislativo n. 138/2024 che recepisce la direttiva UE NIS 2, introducendo obblighi per la gestione del rischio di cybersicurezza. Il decreto eleva la sicurezza informatica a elemento strategico per le imprese, incidendo direttamente sulle responsabilità degli amministratori. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) ha definito condotte operative e chiarimenti interpretativi, inclusi assetti organizzativi minimi e obblighi di segnalazione. L’ambito di applicazione è ampio e si basa su dimensioni, attività e rischio, distinguendo tra soggetti essenziali e importanti. Il perimetro si estende anche ai gruppi societari e alla catena del valore. La circolare approfondisce il ruolo dell’organo amministrativo e il regime di responsabilità, evidenziando le sanzioni interdittive per le persone fisiche e le responsabilità civilistiche in caso di mancata o inadeguata attuazione delle misure di sicurezza.
Quotidiano Giuridico
Danno biologico da malattia professionale: l'onere della prova a carico del lavoratore
05/11/2025 - Le condizioni per il riconoscimento del danno in caso di disturbo post-traumatico da stress per ''costrittività organizzativa'' (Cassazione, ordinanza n. 27444/2025)
Riforma del Codice deontologico forense: l'evoluzione dell'articolo 48
05/11/2025 - Verso maggiori tutele della riservatezza della corrispondenza fra avvocati
La bancarotta sussiste solo se è messo in pericolo l'interesse dei creditori
05/11/2025 -
Il delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale prefallimentare è reato di pericolo concreto, in quanto l'atto di depauperamento, incidendo negativamente sulla consistenza del patrimonio sociale, deve essere idoneo a creare un pericolo reale per il soddisfacimento delle ragioni creditorie, che deve permanere fino al tempo che precede l'apertura della procedura fallimentare, sicché, ai fini della prova del reato, il giudice, oltre alla constatazione dell'esistenza dell'atto distrattivo, deve valutare la qualità del distacco patrimoniale che ad esso consegue, ossia il suo reale valore economico concretamente idoneo a recare danno ai creditori. Così si è espressa la Cassazione penale con la sentenza n. 35403/2025.
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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