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Delega unica ai professionisti: si parte dall'8 dicembre 2025

29/11/2025 - Novità in arrivo, dall’8 dicembre 2025, per il conferimento agli intermediari abilitati delle deleghe per l’utilizzo dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate-riscossione. A partire da tale data, infatti, debutterà, sui siti di entrambe le Agenzie, una nuova funzionalità che consentirà ai contribuenti di conferire una delega unica valida per entrambe e di scegliere quali servizi delegare. La novità si inserisce nel solco delle semplificazioni previste dall’<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 21" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000956100ART33">art. 21</a> del <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.Lgs. n. 12024" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000956100SOMM">D.Lgs. n. 1/2024</a> ma, soprattutto, interviene a supporto del continuo ampliamento della gamma di servizi telematici offerti dalle Agenzie Fiscali. Novità in arrivo, dall’8 dicembre 2025, per il conferimento agli intermediari abilitati delle deleghe per l’utilizzo dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e dall’Agenzia delle Entrate-riscossione. A partire da tale data, infatti, debutterà, sui siti di entrambe le Agenzie, una nuova funzionalità che consentirà ai contribuenti di conferire una delega unica valida per entrambe e di scegliere quali servizi delegare. La novità si inserisce nel solco delle semplificazioni previste dall’art. 21 del D.Lgs. n. 1/2024 ma, soprattutto, interviene a supporto del continuo ampliamento della gamma di servizi telematici offerti dalle Agenzie Fiscali.

Conciliazione giudiziale tributaria: perché serve rimodulare le norme

29/11/2025 - Le norme che si sono succedute negli anni sulla conciliazione giudiziale delle liti tributarie non hanno certo contribuito a rimuovere le criticità e hanno lasciato nella concreta applicazione residue aree di inefficienza, anche dopo l’entrata in vigore della riforma fiscale del contenzioso tributario. Dei tre distinti strumenti conciliativi, conciliazione fuori udienza, conciliazione in udienza e conciliazione giudiziale su proposta del giudice, solo l’ultima potrebbe essere quella di maggiore interesse ai fini deflativi. Tuttavia, il fatto che il giudice abbia la mera facoltà (“… ove possibile, può formulare una proposta …”) di proporre la conciliazione e la mancanza di adeguate regole procedurali per realizzarla ne rischiano di inibire un diffuso ed efficace utilizzo. Sarebbe auspicabile una completa rimodulazione degli strumenti di definizione consensuale delle controversie fiscali. 3 le proposte. Quali? Le norme che si sono succedute negli anni sulla conciliazione giudiziale delle liti tributarie non hanno certo contribuito a rimuovere le criticità e hanno lasciato nella concreta applicazione residue aree di inefficienza, anche dopo l’entrata in vigore della riforma fiscale del contenzioso tributario. Dei tre distinti strumenti conciliativi, conciliazione fuori udienza, conciliazione in udienza e conciliazione giudiziale su proposta del giudice, solo l’ultima potrebbe essere quella di maggiore interesse ai fini deflativi. Tuttavia, il fatto che il giudice abbia la mera facoltà (“… ove possibile, può formulare una proposta …”) di proporre la conciliazione e la mancanza di adeguate regole procedurali per realizzarla ne rischiano di inibire un diffuso ed efficace utilizzo. Sarebbe auspicabile una completa rimodulazione degli strumenti di definizione consensuale delle controversie fiscali. 3 le proposte. Quali?

Antiriciclaggio: pronto il nuovo sistema di gestione delle istruttorie di sospensioni

28/11/2025 - Con riguardo al sistema di gestione delle istruttorie di sospensioni, con un comunicato stampa del 28 novembre 2025 l’UIF ha definito una nuova procedura per informatizzare le comunicazioni con i segnalanti e con gli Organi investigativi, preservando le connesse esigenze di tempestività del processo. L’avvio della nuova procedura è a partire dal 12 gennaio 2026. Con riguardo al sistema di gestione delle istruttorie di sospensioni, con un comunicato stampa del 28 novembre 2025 l’UIF ha definito una nuova procedura per informatizzare le comunicazioni con i segnalanti e con gli Organi investigativi, preservando le connesse esigenze di tempestività del processo. L’avvio della nuova procedura è a partire dal 12 gennaio 2026.

Confine tra malattia e disabilità nel comporto: quanto rileva per la tenuta degli obiettivi aziendali

29/11/2025 - La disciplina del comporto ha la funzione di bilanciare l’interesse del lavoratore alla conservazione del posto di lavoro e l’interesse dell’impresa alla continuità e alla prevedibilità dell’organizzazione. Pertanto, in questo contesto, la distinzione tra malattia e disabilità non è un formalismo: serve a decidere quando l’organizzazione debba adattarsi e quando, invece, valgono le regole generali. Tenere separati i due piani evita automatismi, consente scelte motivabili e preserva la prevedibilità gestionale, senza precludere soluzioni inclusive quando la disabilità è effettiva. Una linea di demarcazione essenziale per tutelare le persone e, insieme, per la tenuta degli obiettivi dell’impresa. La disciplina del comporto ha la funzione di bilanciare l’interesse del lavoratore alla conservazione del posto di lavoro e l’interesse dell’impresa alla continuità e alla prevedibilità dell’organizzazione. Pertanto, in questo contesto, la distinzione tra malattia e disabilità non è un formalismo: serve a decidere quando l’organizzazione debba adattarsi e quando, invece, valgono le regole generali. Tenere separati i due piani evita automatismi, consente scelte motivabili e preserva la prevedibilità gestionale, senza precludere soluzioni inclusive quando la disabilità è effettiva. Una linea di demarcazione essenziale per tutelare le persone e, insieme, per la tenuta degli obiettivi dell’impresa.

Tredicesima mensilità: regole, esempi di calcolo e casi particolari

29/11/2025 - La tredicesima mensilità rappresenta una delle principali componenti della retribuzione differita e, come ogni anno, richiede da parte dei datori di lavoro un calcolo accurato e conforme alle previsioni contrattuali e normative. Per determinarne correttamente l’importo occorre individuare le voci retributive che concorrono alla base di computo, valutare la maturazione dei ratei in presenza di assenze e sospensioni, nonché applicare le specifiche regole fiscali e contributive previste. Nel dettaglio quali sono le regole operative da osservare per l’elaborazione della tredicesima mensilità? La tredicesima mensilità rappresenta una delle principali componenti della retribuzione differita e, come ogni anno, richiede da parte dei datori di lavoro un calcolo accurato e conforme alle previsioni contrattuali e normative. Per determinarne correttamente l’importo occorre individuare le voci retributive che concorrono alla base di computo, valutare la maturazione dei ratei in presenza di assenze e sospensioni, nonché applicare le specifiche regole fiscali e contributive previste. Nel dettaglio quali sono le regole operative da osservare per l’elaborazione della tredicesima mensilità?

Nuova valutazione obbligatoria di genere: quali effetti sulle politiche occupazionali

29/11/2025 - La <a target="_blank" class="rich-legge" title="legge n. 1672025" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000993388SOMM">legge n. 167/2025</a>, in vigore dal 29 novembre 2025, rende obbligatoria la valutazione dell’impatto di genere con conseguenti effetti in ambito lavoristico. In particolare, amministrazioni e parti sociali dovranno verificare effetti su parità retributiva, accesso al lavoro, carriera e organizzazione interna. La contrattazione collettiva diventa centrale nel valutare, settore per settore, se le discipline contrattuali producono effetti paritari o se al contrario consolidano divari già esistenti. Rafforzati anche gli strumenti statistici e il ruolo della Consigliera nazionale di parità per monitorare l’efficacia delle politiche. Nel dettaglio, cosa può cambiare per le imprese? La legge n. 167/2025, in vigore dal 29 novembre 2025, rende obbligatoria la valutazione dell’impatto di genere con conseguenti effetti in ambito lavoristico. In particolare, amministrazioni e parti sociali dovranno verificare effetti su parità retributiva, accesso al lavoro, carriera e organizzazione interna. La contrattazione collettiva diventa centrale nel valutare, settore per settore, se le discipline contrattuali producono effetti paritari o se al contrario consolidano divari già esistenti. Rafforzati anche gli strumenti statistici e il ruolo della Consigliera nazionale di parità per monitorare l’efficacia delle politiche. Nel dettaglio, cosa può cambiare per le imprese?

Bilancio: lo IASB pubblica esempi illustrativi sulla segnalazione delle incertezze delle stime

28/11/2025 - Il 28 novembre 2025 l’International Accounting Standards Board (IASB) ha pubblicato esempi illustrativi per supportare le aziende nell’applicazione dei principi IFRS nella rendicontazione degli effetti delle incertezze. Gli esempi, basati su scenari climatici validi per ogni tipo di incertezza, mirano a migliorare la qualità e la coerenza delle informazioni fornite nei bilanci, rispondendo alle segnalazioni degli stakeholder circa carenze e incoerenze rispetto alle comunicazioni esterne. La versione finale differisce dalla bozza di luglio 2025 solo per dettagli editoriali. Trattandosi di materiale di accompagnamento agli IFRS, non è prevista una data di entrata in vigore, ma le aziende devono adeguare tempestivamente la propria rendicontazione. Il 28 novembre 2025 l’International Accounting Standards Board (IASB) ha pubblicato esempi illustrativi per supportare le aziende nell’applicazione dei principi IFRS nella rendicontazione degli effetti delle incertezze. Gli esempi, basati su scenari climatici validi per ogni tipo di incertezza, mirano a migliorare la qualità e la coerenza delle informazioni fornite nei bilanci, rispondendo alle segnalazioni degli stakeholder circa carenze e incoerenze rispetto alle comunicazioni esterne. La versione finale differisce dalla bozza di luglio 2025 solo per dettagli editoriali. Trattandosi di materiale di accompagnamento agli IFRS, non è prevista una data di entrata in vigore, ma le aziende devono adeguare tempestivamente la propria rendicontazione.

PMI: l'IFRS rende disponibile lo standard contabile

27/11/2025 - L’IFRS ha annunciato che lo standard contabile IFRS per le PMI è disponibile per l’adozione in qualsiasi giurisdizione, anche senza l’adozione degli IFRS completi. Ogni paese decide quali entità possano applicarlo, con l’unica restrizione che le imprese con responsabilità di rendicontazione pubblica ne siano escluse. Lo standard, autonomo e conciso, è progettato per rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese, che rappresentano oltre il 95% delle aziende globali. Rispetto agli IFRS completi e a molti GAAP nazionali, è meno complesso: elimina temi non rilevanti (utile per azione, reporting intermedio e settoriale), semplifica criteri di riconoscimento e misurazione (avviamento ammortizzato, costi di sviluppo e finanziamento spesati, modello di costo per collegate e joint ventures), riduce del 90% le informazioni richieste e utilizza un linguaggio semplice. Le revisioni saranno effettuate solo ogni tre anni, per limitare l’onere di aggiornamento. L’IFRS ha annunciato che lo standard contabile IFRS per le PMI è disponibile per l’adozione in qualsiasi giurisdizione, anche senza l’adozione degli IFRS completi. Ogni paese decide quali entità possano applicarlo, con l’unica restrizione che le imprese con responsabilità di rendicontazione pubblica ne siano escluse. Lo standard, autonomo e conciso, è progettato per rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese, che rappresentano oltre il 95% delle aziende globali. Rispetto agli IFRS completi e a molti GAAP nazionali, è meno complesso: elimina temi non rilevanti (utile per azione, reporting intermedio e settoriale), semplifica criteri di riconoscimento e misurazione (avviamento ammortizzato, costi di sviluppo e finanziamento spesati, modello di costo per collegate e joint ventures), riduce del 90% le informazioni richieste e utilizza un linguaggio semplice. Le revisioni saranno effettuate solo ogni tre anni, per limitare l’onere di aggiornamento.

PMI: necessario un set di regole contabili semplificato

20/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni.

EIC Accelerator 2026: come finanziare start-up e PMI innovative

29/11/2025 - La Commissione UE ha aperto il bando EIC Accelerator 2026 di Horizon Europe per start-up e PMI innovative. L’iniziativa sostiene progetti deep tech ad alto potenziale, offrendo finanziamenti e servizi di accelerazione per favorire la rapida crescita delle imprese fino al livello massimo di maturità tecnologica (TRL 9). Le candidature si presentano online con short proposal e business plan. Quali sono le scadenze? La Commissione UE ha aperto il bando EIC Accelerator 2026 di Horizon Europe per start-up e PMI innovative. L’iniziativa sostiene progetti deep tech ad alto potenziale, offrendo finanziamenti e servizi di accelerazione per favorire la rapida crescita delle imprese fino al livello massimo di maturità tecnologica (TRL 9). Le candidature si presentano online con short proposal e business plan. Quali sono le scadenze?

ZES Unica 2025: soglia 200.000 € e costi non ammissibili

28/11/2025 - Come calcolare la soglia minima di 200.000 € nei progetti ZES Unica 2025 e qual è il ruolo dei costi non ammissibili? Il modello di comunicazione integrativa ZES Unica 2025, da trasmettere entro il 2 dicembre 2025, richiede di attestare che il costo complessivo del progetto d’investimento sia pari o superiore a 200.000 €, al lordo dei costi non ammissibili. Questa precisazione consentirebbe di includere nel calcolo del progetto complessivo spese non agevolabili ma necessarie per la realizzazione del progetto. Si chiarisce come calcolare il costo complessivo, quali spese includere e come documentarle per evitare contestazioni. Come calcolare la soglia minima di 200.000 € nei progetti ZES Unica 2025 e qual è il ruolo dei costi non ammissibili? Il modello di comunicazione integrativa ZES Unica 2025, da trasmettere entro il 2 dicembre 2025, richiede di attestare che il costo complessivo del progetto d’investimento sia pari o superiore a 200.000 €, al lordo dei costi non ammissibili. Questa precisazione consentirebbe di includere nel calcolo del progetto complessivo spese non agevolabili ma necessarie per la realizzazione del progetto. Si chiarisce come calcolare il costo complessivo, quali spese includere e come documentarle per evitare contestazioni.

Contributi fotovoltaico e termo-fotovoltaico per le PMI nel Mezzogiorno

28/11/2025 - Chi può ottenere i contributi per impianti fotovoltaici nel Sud Italia e quali requisiti servono? Dal 3 dicembre 2025 al 3 marzo 2026 le imprese possono richiedere contributi per nuovi impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici nel Mezzogiorno. Il bando lanciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica mette a disposizione 262 milioni di euro, con il 60% riservato alle PMI. Le domande si presentano online sul portale GSE e saranno valutate in base a criteri specifici, tra cui certificazione della parità di genere e rating di legalità. Chi può ottenere i contributi per impianti fotovoltaici nel Sud Italia e quali requisiti servono? Dal 3 dicembre 2025 al 3 marzo 2026 le imprese possono richiedere contributi per nuovi impianti fotovoltaici e termo-fotovoltaici nel Mezzogiorno. Il bando lanciato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica mette a disposizione 262 milioni di euro, con il 60% riservato alle PMI. Le domande si presentano online sul portale GSE e saranno valutate in base a criteri specifici, tra cui certificazione della parità di genere e rating di legalità.

Digital omnibus: semplificazione normativa UE per il mercato unico

29/11/2025 - La Commissione UE ha presentato il Digital omnibus: la strategia UE per semplificare il quadro normativo digitale, ridurre gli oneri di compliance e favorire interoperabilità, sicurezza e competitività nel mercato unico. Il Digital omnibus è composto dalla comunicazione IP/25/2718 e dalla proposta di regolamento “Digital Omnibus Regulation” (COM(2025) 837). Quali sono i punti più importanti? La Commissione UE ha presentato il Digital omnibus: la strategia UE per semplificare il quadro normativo digitale, ridurre gli oneri di compliance e favorire interoperabilità, sicurezza e competitività nel mercato unico. Il Digital omnibus è composto dalla comunicazione IP/25/2718 e dalla proposta di regolamento “Digital Omnibus Regulation” (COM(2025) 837). Quali sono i punti più importanti?

Indicazioni geografiche artigianali e industriali: nuove regole UE

28/11/2025 - Il regolamento UE 2025/1956, pubblicato nella GUUE serie L del 28 novembre 2025, definisce le modalità operative per la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali: procedure uniformi, sistema digitale, regole per singoli produttori, opposizioni, uso del simbolo UE e tasse standardizzate. Obiettivo: trasparenza e tutela delle produzioni locali, con impatti pratici su disciplinari, etichettatura e gestione delle pratiche. Cosa cambia per le imprese? Il regolamento UE 2025/1956, pubblicato nella GUUE serie L del 28 novembre 2025, definisce le modalità operative per la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti artigianali e industriali: procedure uniformi, sistema digitale, regole per singoli produttori, opposizioni, uso del simbolo UE e tasse standardizzate. Obiettivo: trasparenza e tutela delle produzioni locali, con impatti pratici su disciplinari, etichettatura e gestione delle pratiche. Cosa cambia per le imprese?

Marchi con date: nessuna nullità se non ingannano i consumatori

27/11/2025 - L’Avvocato della Corte di Giustizia UE nelle sue conclusioni del 27 novembre 2025 alla causa C-412/24 ha chiarito che l’inserimento, all’interno di un marchio, di un anno che il pubblico potrebbe interpretare come quello di fondazione dell’impresa titolare, anche se in realtà non corrisponde al vero, non comporta automaticamente la nullità del marchio. In altre parole, il semplice fatto che un marchio riporti un anno “suggestivo” o “apparente” non basta, da solo, a renderlo ingannevole o illegittimo. Perché un marchio possa essere dichiarato nullo ai sensi della direttiva, è necessario che esso sia effettivamente idoneo a trarre in inganno i consumatori su una caratteristica concreta e rilevante dei prodotti o dei servizi contraddistinti. Inoltre, tale caratteristica deve essere descritta dal marchio in modo sufficientemente preciso, così da poter incidere sulla percezione del pubblico. L’Avvocato della Corte di Giustizia UE nelle sue conclusioni del 27 novembre 2025 alla causa C-412/24 ha chiarito che l’inserimento, all’interno di un marchio, di un anno che il pubblico potrebbe interpretare come quello di fondazione dell’impresa titolare, anche se in realtà non corrisponde al vero, non comporta automaticamente la nullità del marchio. In altre parole, il semplice fatto che un marchio riporti un anno “suggestivo” o “apparente” non basta, da solo, a renderlo ingannevole o illegittimo. Perché un marchio possa essere dichiarato nullo ai sensi della direttiva, è necessario che esso sia effettivamente idoneo a trarre in inganno i consumatori su una caratteristica concreta e rilevante dei prodotti o dei servizi contraddistinti. Inoltre, tale caratteristica deve essere descritta dal marchio in modo sufficientemente preciso, così da poter incidere sulla percezione del pubblico.

Quotidiano Giuridico

Il giudice può liquidare le spese di lite riducendo oltre i limiti dei parametri ministeriali?

28/11/2025 - Le modifiche del 2018 hanno ridotto la discrezionalità del giudice per tutelare il decoro della professione (Cassazione, sezione lavoro, ordinanza n. 29925/2025)

La variabilità del testimone nel processo: da testimone puro a testimone assistito e limiti al diritto di mentire o tacere

28/11/2025 -

La sentenza della Cassazione penale, Sez. VI, 18 novembre 2025, n. 37629 in esame si occupa delle figure di dichiarante: la persona informata sui fatti/testimone, l’indagato/imputato, il testimone assistito. La sentenza si occupa della variabilità nel corso del procedimento della qualifica soggettiva, affermando che il giudice può e anzi deve verificare che alla qualifica formale attribuita dal PM corrisponda quella sostanziale, dalla quale deriva l’obbligo delle garanzie, incidendo sul dovere di dire il vero e sul diritto al silenzio, con le derivabili conseguenze in tema di valutazione della funzione narrativa, in termini di libero convincimento del giudice o con il parametro dell’art. 192, c. 2, c.p.p.

Regolamenti di condominio: quali le clausole lecite?

28/11/2025 -

La disamina delle clausole che possono lecitamente essere inserite all'interno di un regolamento di condominio è tema di particolare interesse e rilevanza, data l'elevata conflittualità che spesso esiste nei condominii e la complessità della normativa in materia, che si intreccia con le numerose interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali susseguitesi negli anni.

Speciali

Pace fiscale

Fonte: ipsoa.it

Reddito di cittadinanza

Fonte: ipsoa.it

Quota 100 e pensioni 2019

Fonte: ipsoa.it

Fattura elettronica

Fonte: ipsoa.it

Tariffe Inail 2019

Fonte: ipsoa.it

Auto: ecotassa e bonus 2019

Fonte: ipsoa.it

Fondo Garanzia PMI

Fonte: ipsoa.it

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One FISCALE: la semplicità è una rivoluzione

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Lavoro in formazione, tutte le risposte su apprendistato, tirocinio e alternanza scuola - lavoro

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