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IPSOA Quotidiano

Scambio automatico di informazioni: aggiornati protocolli con Monaco, Andorra, Svizzera, San Marino e Liechtenstein

09/12/2025 - Con una serie di decisioni e relativi protocolli l’UE ha introdotto delle modifiche per garantire che lo scambio automatico di informazioni finanziarie fra gli Stati membri e il Principato di Monaco, Principato di Andorra, Confederazione Svizzera, Repubblica di San Marino, il Principato del Liechtenstein sia allineato al CRS aggiornato e continui a svolgersi a norma di quest’ultimo a decorrere dal primo gennaio 2026. Con una serie di decisioni e relativi protocolli l’UE ha introdotto delle modifiche per garantire che lo scambio automatico di informazioni finanziarie fra gli Stati membri e il Principato di Monaco, Principato di Andorra, Confederazione Svizzera, Repubblica di San Marino, il Principato del Liechtenstein sia allineato al CRS aggiornato e continui a svolgersi a norma di quest’ultimo a decorrere dal primo gennaio 2026.

Delega unica agli intermediari: online la nuova procedura

09/12/2025 - Con un comunicato stampa del 9 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che dall’8 dicembre è disponibile la nuova procedura esclusivamente telematica che consente ai contribuenti, con una sola comunicazione, di attivare il mandato al professionista di fiducia per operare in area riservata sui siti di entrambe le Agenzie (Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione). Con un comunicato stampa del 9 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che dall’8 dicembre è disponibile la nuova procedura esclusivamente telematica che consente ai contribuenti, con una sola comunicazione, di attivare il mandato al professionista di fiducia per operare in area riservata sui siti di entrambe le Agenzie (Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione).

Infermieri: imposta sostitutiva del 5% anche per le ore di pronta disponibilità

09/12/2025 - Con la risposta a interpello n. 308 del 9 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che l'imposta sostitutiva del 5 per cento prevista dall'articolo 1, comma 354, della l. n. 207 del 2025 deve essere applicata anche ai compensi erogati per le Ore di pronta disponibilità. In particolare, il legislatore ha inteso assoggettare ad un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali con aliquota pari al 5 per cento anche i compensi corrisposti in relazione alle ore di pronta disponibilità effettuate. Con la risposta a interpello n. 308 del 9 dicembre 2025, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che l'imposta sostitutiva del 5 per cento prevista dall'articolo 1, comma 354, della l. n. 207 del 2025 deve essere applicata anche ai compensi erogati per le Ore di pronta disponibilità. In particolare, il legislatore ha inteso assoggettare ad un'imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali con aliquota pari al 5 per cento anche i compensi corrisposti in relazione alle ore di pronta disponibilità effettuate.

Fondo “Dopo di Noi”: nuovi criteri di riparto

09/12/2025 - ll Consiglio dei Ministri, con il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 dicembre 2025, ha autorizzato l’adozione del decreto che definisce il riparto delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare per l’anno 2024, in attuazione della legge n. 112 del 2016. Il decreto introduce criteri aggiornati e sperimentali, formulati dal tavolo tecnico istituito nel 2023, con l’obiettivo di rendere la distribuzione più aderente ai bisogni territoriali e alla reale platea dei beneficiari. Per il 2024 è prevista una ripartizione basata per l’80% sui criteri già vigenti e per il 20% sulla quota di persone con disabilità grave tra i 18 e i 64 anni, secondo dati ISTAT e INPS. ll Consiglio dei Ministri, con il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 6 dicembre 2025, ha autorizzato l’adozione del decreto che definisce il riparto delle risorse del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare per l’anno 2024, in attuazione della legge n. 112 del 2016. Il decreto introduce criteri aggiornati e sperimentali, formulati dal tavolo tecnico istituito nel 2023, con l’obiettivo di rendere la distribuzione più aderente ai bisogni territoriali e alla reale platea dei beneficiari. Per il 2024 è prevista una ripartizione basata per l’80% sui criteri già vigenti e per il 20% sulla quota di persone con disabilità grave tra i 18 e i 64 anni, secondo dati ISTAT e INPS.

Fondoformazione: il nuovo Fondo per la formazione continua

09/12/2025 - Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con decreto del 20 novembre 2025, ha riconosciuto la personalità giuridica e autorizzato all’operatività il Fondo paritetico interprofessionale Fondoformazione, istituito da Conflavoro PMI e CONF.S.A.L. per la promozione della formazione continua nelle imprese aderenti. L’autorizzazione arriva a seguito della verifica dei requisiti di rappresentatività, trasparenza gestionale e conformità organizzativa previsti dall’art. 118 della legge n. 388/2000. Il Fondo potrà finanziare piani formativi aziendali, territoriali, settoriali e individuali, rafforzando il sistema nazionale della formazione continua e sostenendo la crescita delle competenze dei lavoratori. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con decreto del 20 novembre 2025, ha riconosciuto la personalità giuridica e autorizzato all’operatività il Fondo paritetico interprofessionale Fondoformazione, istituito da Conflavoro PMI e CONF.S.A.L. per la promozione della formazione continua nelle imprese aderenti. L’autorizzazione arriva a seguito della verifica dei requisiti di rappresentatività, trasparenza gestionale e conformità organizzativa previsti dall’art. 118 della legge n. 388/2000. Il Fondo potrà finanziare piani formativi aziendali, territoriali, settoriali e individuali, rafforzando il sistema nazionale della formazione continua e sostenendo la crescita delle competenze dei lavoratori.

CCNL Metalmeccanica Industria: cosa c'è al centro del rinnovo?

09/12/2025 - Il rinnovo del CCNL Metalmeccanica Industria introduce numerose novità in ambito economico e normativo, con l’obiettivo di aggiornare salari, welfare e tutele in linea con le nuove esigenze del lavoro. Sul fronte dei diritti rafforza permessi, congedi e protezioni per categorie specifiche (genitorialità, disabilità, lavoratori stranieri) e interviene su ferie e gestione delle assenze. Rivede, inoltre, le regole dei rapporti di lavoro flessibili, introducendo le causali da prevedere nei contratti a termine qualora si superino i 12 mesi complessivi di lavoro. Il rinnovo del CCNL Metalmeccanica Industria introduce numerose novità in ambito economico e normativo, con l’obiettivo di aggiornare salari, welfare e tutele in linea con le nuove esigenze del lavoro. Sul fronte dei diritti rafforza permessi, congedi e protezioni per categorie specifiche (genitorialità, disabilità, lavoratori stranieri) e interviene su ferie e gestione delle assenze. Rivede, inoltre, le regole dei rapporti di lavoro flessibili, introducendo le causali da prevedere nei contratti a termine qualora si superino i 12 mesi complessivi di lavoro.

OIC: pubblicati gli aggiornamenti ai principi contabili nazionali

09/12/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha pubblicato modifiche ai principi contabili nazionali (OIC 13, 16, 24, 25 e 31), applicabili dai bilanci con esercizio dal 1° gennaio 2026, con possibilità di adozione anticipata già dal 2025. Tra le novità più rilevanti, viene chiarito il trattamento degli acquisti con opzione di rivendita: il bene è iscritto in bilancio solo se l’acquirente è ragionevolmente certo che l’opzione non verrà esercitata, altrimenti resta nel bilancio del venditore. In tema di ammortamenti (OIC 24), l’uso dei ricavi come criterio di stima è ammesso esclusivamente con il metodo a quote decrescenti e se dimostrano lo sfruttamento dell’attività immateriale. L’OIC 25 disciplina la contabilizzazione dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento delle riserve, da rilevare a patrimonio netto, con indicazioni specifiche in caso di passività per imposte differite. Infine, OIC 16 e OIC 31 chiariscono la classificazione degli effetti di attualizzazione dei fondi oneri, da esporre nella voce “17 ter” del conto economico. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha pubblicato modifiche ai principi contabili nazionali (OIC 13, 16, 24, 25 e 31), applicabili dai bilanci con esercizio dal 1° gennaio 2026, con possibilità di adozione anticipata già dal 2025. Tra le novità più rilevanti, viene chiarito il trattamento degli acquisti con opzione di rivendita: il bene è iscritto in bilancio solo se l’acquirente è ragionevolmente certo che l’opzione non verrà esercitata, altrimenti resta nel bilancio del venditore. In tema di ammortamenti (OIC 24), l’uso dei ricavi come criterio di stima è ammesso esclusivamente con il metodo a quote decrescenti e se dimostrano lo sfruttamento dell’attività immateriale. L’OIC 25 disciplina la contabilizzazione dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento delle riserve, da rilevare a patrimonio netto, con indicazioni specifiche in caso di passività per imposte differite. Infine, OIC 16 e OIC 31 chiariscono la classificazione degli effetti di attualizzazione dei fondi oneri, da esporre nella voce “17 ter” del conto economico.

ISSA 5000: nuovo standard per l'assurance della sostenibilità

09/12/2025 - A novembre 2024, lo IAASB ha pubblicato il primo standard internazionale sulla revisione della sostenibilità: si tratta dell’International Standard on Sustainability Assurance (ISSA) 5000, “General Requirements for Sustainability Assurance Engagements”, applicabile per gli incarichi di <i style="font-style: italic;">assurance </i>sul report di sostenibilità relativi a periodi che hanno inizio a partire dal (o successivamente) al 15 dicembre 2026 (ne è comunque ammessa l’adozione anticipata). L’ISSA 5000 fornisce requisiti di revisione per i professionisti dell’assurance quando conducono incarichi di revisione della rendicontazione di sostenibilità, nonché una base globale per evitare la frammentazione nella pratica di assurance. A novembre 2024, lo IAASB ha pubblicato il primo standard internazionale sulla revisione della sostenibilità: si tratta dell’International Standard on Sustainability Assurance (ISSA) 5000, “General Requirements for Sustainability Assurance Engagements”, applicabile per gli incarichi di assurance sul report di sostenibilità relativi a periodi che hanno inizio a partire dal (o successivamente) al 15 dicembre 2026 (ne è comunque ammessa l’adozione anticipata). L’ISSA 5000 fornisce requisiti di revisione per i professionisti dell’assurance quando conducono incarichi di revisione della rendicontazione di sostenibilità, nonché una base globale per evitare la frammentazione nella pratica di assurance.

Bilanci: pubblicate le check-list 2025 a supporto dei revisori

05/12/2025 - <a target="_blank" title="Assirevi ha pubblicato" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/12/05/bilanci-2025-assirevi-pubblica-nuove-check-list">Assirevi ha pubblicato</a> la lista di controllo delle informazioni integrative da fornire nelle note ai bilanci redatti secondo i principi contabili IFRS, così come omologati dall’Unione Europea e la lista di controllo relativa all’informativa aggiuntiva da fornire in accordo con norme di legge, regolamenti, raccomandazioni, delibere e comunicazioni Consob o di altre Autorità. L’utilizzo delle check-list garantisce uniformità (assicura che tutte le società forniscano un set minimo di informazioni comparabili), compliance (riduce il rischio di omissioni che potrebbero comportare sanzioni o rilievi da parte dei revisori) e trasparenza verso il mercato (rafforza la fiducia degli investitori e degli stakeholder). Assirevi ha pubblicato la lista di controllo delle informazioni integrative da fornire nelle note ai bilanci redatti secondo i principi contabili IFRS, così come omologati dall’Unione Europea e la lista di controllo relativa all’informativa aggiuntiva da fornire in accordo con norme di legge, regolamenti, raccomandazioni, delibere e comunicazioni Consob o di altre Autorità. L’utilizzo delle check-list garantisce uniformità (assicura che tutte le società forniscano un set minimo di informazioni comparabili), compliance (riduce il rischio di omissioni che potrebbero comportare sanzioni o rilievi da parte dei revisori) e trasparenza verso il mercato (rafforza la fiducia degli investitori e degli stakeholder).

Macchinari e beni strumentali: proroga al 30 aprile 2026 per la richiesta dei contributi

09/12/2025 - Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha emanato il decreto direttoriale n. 661236 del 9 dicembre 2025, che dispone una seconda proroga per la presentazione delle richieste di erogazione dei contributi previsti dal Fondo di parte capitale a sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano, misura “Macchinari e beni strumentali”. La scadenza, inizialmente fissata al 31 dicembre 2025, è stata posticipata al 30 aprile 2026 per garantire tempi congrui alle imprese beneficiarie, evitando una riduzione dei termini ordinari di spesa e rendicontazione. Rimane invariato l’obbligo di completare le spese entro otto mesi dalla concessione delle agevolazioni, come stabilito dal <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.M. 4 luglio 2022" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000931500SOMM">D.M. 4 luglio 2022</a>. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha emanato il decreto direttoriale n. 661236 del 9 dicembre 2025, che dispone una seconda proroga per la presentazione delle richieste di erogazione dei contributi previsti dal Fondo di parte capitale a sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano, misura “Macchinari e beni strumentali”. La scadenza, inizialmente fissata al 31 dicembre 2025, è stata posticipata al 30 aprile 2026 per garantire tempi congrui alle imprese beneficiarie, evitando una riduzione dei termini ordinari di spesa e rendicontazione. Rimane invariato l’obbligo di completare le spese entro otto mesi dalla concessione delle agevolazioni, come stabilito dal D.M. 4 luglio 2022.

Transizione 5.0: Confimi Industria presenta criticità e proposte sul piano

09/12/2025 - Confimi Industria ha partecipato all’audizione presso l’8ª Commissione del Senato per discutere le criticità legate al piano Transizione 5.0 e alla chiusura anticipata delle prenotazioni al 27 novembre (DL 175). Pur riconoscendo la riduzione dei fondi come scelta necessaria per salvaguardare il finanziamento PNRR, l’associazione ha evidenziato le difficoltà incontrate dalle imprese: solo 15 mesi per avviare un iter complesso con scadenza a fine 2025, l’esplosione delle doppie prenotazioni (5.0 e 4.0) dopo il 7 novembre e procedure improvvisate con tempi strettissimi. In particolare, meno di due giorni per inviare via PEC la documentazione richiesta dal GSE e poche ore per fornire ulteriori attestazioni sugli stati di avanzamento. Confimi ha proposto l’introduzione di un “cassetto digitale unico” che consenta di gestire in modo uniforme tutte le misure agevolative, riducendo inefficienze e semplificando gli adempimenti. Infine, ha sottolineato l’urgenza di reperire risorse aggiuntive: le prenotazioni effettive del 5.0 ammontano a 4,8 miliardi contro i 2,5 finanziati, ribadendo che nessuna impresa idonea deve essere esclusa, come assicurato dal Ministro Urso. Confimi Industria ha partecipato all’audizione presso l’8ª Commissione del Senato per discutere le criticità legate al piano Transizione 5.0 e alla chiusura anticipata delle prenotazioni al 27 novembre (DL 175). Pur riconoscendo la riduzione dei fondi come scelta necessaria per salvaguardare il finanziamento PNRR, l’associazione ha evidenziato le difficoltà incontrate dalle imprese: solo 15 mesi per avviare un iter complesso con scadenza a fine 2025, l’esplosione delle doppie prenotazioni (5.0 e 4.0) dopo il 7 novembre e procedure improvvisate con tempi strettissimi. In particolare, meno di due giorni per inviare via PEC la documentazione richiesta dal GSE e poche ore per fornire ulteriori attestazioni sugli stati di avanzamento. Confimi ha proposto l’introduzione di un “cassetto digitale unico” che consenta di gestire in modo uniforme tutte le misure agevolative, riducendo inefficienze e semplificando gli adempimenti. Infine, ha sottolineato l’urgenza di reperire risorse aggiuntive: le prenotazioni effettive del 5.0 ammontano a 4,8 miliardi contro i 2,5 finanziati, ribadendo che nessuna impresa idonea deve essere esclusa, come assicurato dal Ministro Urso.

Industria pulita: in arrivo 1,5 miliardi di euro a sostegno della capacità di produzione di tecnologie pulite

09/12/2025 - Il 9 dicembre 2025 la Commissione europea ha approvato un regime italiano di aiuti di Stato da 1,5 miliardi di euro per sostenere investimenti strategici nelle tecnologie pulite, in linea con il patto per l’industria pulita. Cofinanziato dal Fondo per la ripresa e la resilienza, il regime prevede sovvenzioni e prestiti agevolati per aumentare la capacità produttiva di tecnologie a zero emissioni nette e dei loro componenti principali. Aperto a tutte le imprese sul territorio nazionale, sarà valido fino al 31 dicembre 2030. La Commissione ha ritenuto la misura conforme alle norme UE sugli aiuti di Stato, necessaria e proporzionata per accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni nette e favorire attività economiche strategiche. L’iniziativa si inserisce nella disciplina adottata il 25 giugno 2025, che consente agli Stati membri di sostenere energie rinnovabili, decarbonizzazione industriale, riduzione dei prezzi energetici e capacità produttiva di tecnologie pulite. Il 9 dicembre 2025 la Commissione europea ha approvato un regime italiano di aiuti di Stato da 1,5 miliardi di euro per sostenere investimenti strategici nelle tecnologie pulite, in linea con il patto per l’industria pulita. Cofinanziato dal Fondo per la ripresa e la resilienza, il regime prevede sovvenzioni e prestiti agevolati per aumentare la capacità produttiva di tecnologie a zero emissioni nette e dei loro componenti principali. Aperto a tutte le imprese sul territorio nazionale, sarà valido fino al 31 dicembre 2030. La Commissione ha ritenuto la misura conforme alle norme UE sugli aiuti di Stato, necessaria e proporzionata per accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni nette e favorire attività economiche strategiche. L’iniziativa si inserisce nella disciplina adottata il 25 giugno 2025, che consente agli Stati membri di sostenere energie rinnovabili, decarbonizzazione industriale, riduzione dei prezzi energetici e capacità produttiva di tecnologie pulite.

CSRD e CS3D: accordo UE con meno oneri e più competitività

09/12/2025 - L’accordo provvisorio raggiunto tra Consiglio e Parlamento europeo mira a semplificare gli obblighi di rendicontazione e due diligence in materia di sostenibilità, rafforzando la competitività dell’UE. Per la CSRD, le soglie vengono innalzate (1.000 dipendenti, 450 milioni di euro di fatturato netto), le PMI quotate e le holding finanziarie sono escluse, e le società della “prima ondata” ottengono un’esenzione transitoria fino al 2026. È prevista una clausola di revisione per possibili estensioni future. Per la CS3D, le soglie salgono a 5.000 dipendenti e 1,5 miliardi di euro di fatturato netto, concentrando gli obblighi sulle grandi imprese. Le aziende potranno focalizzarsi sulle aree a maggior rischio di impatti negativi senza mappature complete, basandosi su informazioni disponibili. Eliminato l’obbligo di piani di transizione climatici e il regime di responsabilità armonizzato UE. Le sanzioni avranno un tetto massimo del 3% del fatturato globale. l'accordo provvisorio posticipa di un altro anno la scadenza per il recepimento del CS3D, al 26 luglio 2028. Le aziende dovranno conformarsi alle nuove misure entro luglio 2029. L’accordo provvisorio raggiunto tra Consiglio e Parlamento europeo mira a semplificare gli obblighi di rendicontazione e due diligence in materia di sostenibilità, rafforzando la competitività dell’UE. Per la CSRD, le soglie vengono innalzate (1.000 dipendenti, 450 milioni di euro di fatturato netto), le PMI quotate e le holding finanziarie sono escluse, e le società della “prima ondata” ottengono un’esenzione transitoria fino al 2026. È prevista una clausola di revisione per possibili estensioni future. Per la CS3D, le soglie salgono a 5.000 dipendenti e 1,5 miliardi di euro di fatturato netto, concentrando gli obblighi sulle grandi imprese. Le aziende potranno focalizzarsi sulle aree a maggior rischio di impatti negativi senza mappature complete, basandosi su informazioni disponibili. Eliminato l’obbligo di piani di transizione climatici e il regime di responsabilità armonizzato UE. Le sanzioni avranno un tetto massimo del 3% del fatturato globale. l'accordo provvisorio posticipa di un altro anno la scadenza per il recepimento del CS3D, al 26 luglio 2028. Le aziende dovranno conformarsi alle nuove misure entro luglio 2029.

VSME: focus di CNDCEC sullo standard ESG per le PMI

06/12/2025 - Il VSME semplifica la rendicontazione ESG per le PMI. Non è obbligatorio, ma è strategico per dialogare con banche, investitori e filiere, favorendo così la governance. Nel numero 19 del documento “Informativa Reporting di Sostenibilità” del CNDCEC si descrivono quali soni i vantaggi per le imprese nell’utilizzare il modello VSME e qual è il ruolo dei commercialisti nel reporting di sostenibilità delle PMI. Il VSME semplifica la rendicontazione ESG per le PMI. Non è obbligatorio, ma è strategico per dialogare con banche, investitori e filiere, favorendo così la governance. Nel numero 19 del documento “Informativa Reporting di Sostenibilità” del CNDCEC si descrivono quali soni i vantaggi per le imprese nell’utilizzare il modello VSME e qual è il ruolo dei commercialisti nel reporting di sostenibilità delle PMI.

Servizi finanziari a distanza: le nuove regole per i contratti

06/12/2025 - Il decreto legislativo attuativo della <a target="_blank" class="rich-legge" title="direttiva UE 20232673" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000953398SOMM">direttiva UE 2023/2673</a> approvato in via definitiva nel Consiglio dei Ministri n. 150 del 4 dicembre 2025 introduce nuove tutele per i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza. Tra le novità: interfacce on line per la commercializzazione di servizi finanziari senza dark pattern e diritto all’intervento umano per ottenere chiarimenti adeguati. Il provvedimento colloca altresì all’interno del codice del consumo (<a target="_blank" class="rich-legge" title="d.lgs. 2062005" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000169414SOMM">d.lgs. 206/2005</a>) una nuova sezione per la commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori. Quali sono le nuove regole? Il decreto legislativo attuativo della direttiva UE 2023/2673 approvato in via definitiva nel Consiglio dei Ministri n. 150 del 4 dicembre 2025 introduce nuove tutele per i contratti di servizi finanziari conclusi a distanza. Tra le novità: interfacce on line per la commercializzazione di servizi finanziari senza dark pattern e diritto all’intervento umano per ottenere chiarimenti adeguati. Il provvedimento colloca altresì all’interno del codice del consumo (d.lgs. 206/2005) una nuova sezione per la commercializzazione a distanza di servizi finanziari ai consumatori. Quali sono le nuove regole?

Quotidiano Giuridico

E-evidence: cosa cambia per i dati di traffico e perché emergono rischi di incostituzionalità

09/12/2025 - Le audizioni dei tecnici in Parlamento. Una sintesi dei punti critici emersi negli schemi di decreto adottati per attuare la legge di delegazione europea n. 91/2025

Meta: AGCM apre un procedimento per abuso di posizione dominante

09/12/2025 - L'obiettivo è sospendere le nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business Solution Terms che escludono dalla piattaforma le imprese concorrenti nel mercato dei servizi AI Chatbot

Il valore probatorio dei verbali dei Vigili del Fuoco nelle controversie da incendio

09/12/2025 - La natura giuridica, i limiti alla fede privilegiata, i criteri e metodi di valutazione giudiziale, la documentazione audiovisiva e le nuove tecnologie

Speciali

Pace fiscale

Fonte: ipsoa.it

Reddito di cittadinanza

Fonte: ipsoa.it

Quota 100 e pensioni 2019

Fonte: ipsoa.it

Fattura elettronica

Fonte: ipsoa.it

Tariffe Inail 2019

Fonte: ipsoa.it

Auto: ecotassa e bonus 2019

Fonte: ipsoa.it

Fondo Garanzia PMI

Fonte: ipsoa.it

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One FISCALE: la semplicità è una rivoluzione

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Lavoro in formazione, tutte le risposte su apprendistato, tirocinio e alternanza scuola - lavoro

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