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IPSOA Quotidiano

IRES premiale: luci e ombre delle regole di attuazione

17/11/2025 - Il <a target="_blank" class="rich-legge" title="D.M. 8 agosto 2025" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000988440SOMM">D.M. 8 agosto 2025</a>, attuativo dell’IRES premiale, ha risolto alcuni dubbi interpretativi sulle condizioni di accesso alla misura. Ad esempio, ha chiarito il significato di “accantonamento degli utili ad apposita riserva”, precisando che gli utili si considerano accantonati quando in sede di approvazione del bilancio vengono destinati a finalità diverse dalla mera distribuzione ai soci. Su altri aspetti, invece, dal decreto attuativo non sono arrivate risposte: è il caso della necessità di dover parametrare gli utili da reinvestire anche all’anno di imposta 2023. Il D.M. 8 agosto 2025, attuativo dell’IRES premiale, ha risolto alcuni dubbi interpretativi sulle condizioni di accesso alla misura. Ad esempio, ha chiarito il significato di “accantonamento degli utili ad apposita riserva”, precisando che gli utili si considerano accantonati quando in sede di approvazione del bilancio vengono destinati a finalità diverse dalla mera distribuzione ai soci. Su altri aspetti, invece, dal decreto attuativo non sono arrivate risposte: è il caso della necessità di dover parametrare gli utili da reinvestire anche all’anno di imposta 2023.

Formazione professionale online tra esenzione e imponibilità IVA

17/11/2025 - La qualificazione ai fini IVA dei corsi online destinati alla formazione del personale riveste un ruolo cruciale per le imprese, soprattutto per quelle operanti in settori in cui la detraibilità dell’imposta è limitata o esclusa, come quello finanziario, bancario, assicurativo, immobiliare, sanitario. Mentre per i soggetti con pieno diritto alla detrazione l’eventuale imponibilità dell’operazione non comporta effetti economici rilevanti, per gli operatori a detrazione preclusa o limitata l’assoggettamento a IVA determina un incremento significativo dei costi sostenuti. Diventa pertanto essenziale individuare correttamente se le prestazioni di formazione, in particolare quelle erogate in modalità digitale, possano beneficiare del regime di esenzione previsto dalla normativa IVA, oppure debbano essere trattate come operazioni imponibili. La distinzione incide direttamente sulla convenienza economica dei servizi formativi e richiede un’attenta analisi delle caratteristiche del corso, dei requisiti richiesti e dell’inquadramento normativo applicabile. La qualificazione ai fini IVA dei corsi online destinati alla formazione del personale riveste un ruolo cruciale per le imprese, soprattutto per quelle operanti in settori in cui la detraibilità dell’imposta è limitata o esclusa, come quello finanziario, bancario, assicurativo, immobiliare, sanitario. Mentre per i soggetti con pieno diritto alla detrazione l’eventuale imponibilità dell’operazione non comporta effetti economici rilevanti, per gli operatori a detrazione preclusa o limitata l’assoggettamento a IVA determina un incremento significativo dei costi sostenuti. Diventa pertanto essenziale individuare correttamente se le prestazioni di formazione, in particolare quelle erogate in modalità digitale, possano beneficiare del regime di esenzione previsto dalla normativa IVA, oppure debbano essere trattate come operazioni imponibili. La distinzione incide direttamente sulla convenienza economica dei servizi formativi e richiede un’attenta analisi delle caratteristiche del corso, dei requisiti richiesti e dell’inquadramento normativo applicabile.

Affrancamento riserve o assegnazione agevolata? Come scegliere

17/11/2025 - Il disegno di legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689) ripropone, da un lato, la possibilità di affrancare, in via straordinaria, le riserve in sospensione d’imposta e, dall’altro, le disposizioni in materia di assegnazione (o cessione) agevolata ai soci e di trasformazione agevolata in società semplice. Queste discipline, in presenza di riserve in sospensione, rappresentano due diverse alternative per raggiungere risultati non dissimili, ma con effetti diversi in termini di carico impositivo. Il disegno di legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689) ripropone, da un lato, la possibilità di affrancare, in via straordinaria, le riserve in sospensione d’imposta e, dall’altro, le disposizioni in materia di assegnazione (o cessione) agevolata ai soci e di trasformazione agevolata in società semplice. Queste discipline, in presenza di riserve in sospensione, rappresentano due diverse alternative per raggiungere risultati non dissimili, ma con effetti diversi in termini di carico impositivo.

Bonus lavoratrici madri 2025: come fare domanda entro il 9 dicembre

17/11/2025 - Ultime settimane prima della scadenza del termine per la presentazione della domanda per il bonus lavoratrici madri 2025. Entro il 9 dicembre le lavoratrici madri (dipendenti e autonome) con almeno due figli, e con reddito da lavoro annuo non superiore a 40.000 euro, possono fare richiesta all’INPS secondo quanto stabilito dalla <a rel="noopener noreferrer" target="_blank" class="rich-legge" title="circolare INPS n. 139 del 2025" href="https://onelavoro.wolterskluwer.it/document/10LX0000992187SOMM">circolare INPS n. 139 del 2025</a>. Le lavoratrici per le quali i requisiti si perfezionano successivamente a tale data, possono invece presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026. Alcune indicazioni operative possono essere di aiuto per la compilazione dell’istanza. Come si procede? Ultime settimane prima della scadenza del termine per la presentazione della domanda per il bonus lavoratrici madri 2025. Entro il 9 dicembre le lavoratrici madri (dipendenti e autonome) con almeno due figli, e con reddito da lavoro annuo non superiore a 40.000 euro, possono fare richiesta all’INPS secondo quanto stabilito dalla circolare INPS n. 139 del 2025. Le lavoratrici per le quali i requisiti si perfezionano successivamente a tale data, possono invece presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026. Alcune indicazioni operative possono essere di aiuto per la compilazione dell’istanza. Come si procede?

TFR, mensilità aggiuntive, ferie e permessi: quali regole si applicano per le frazioni di mese lavorate

17/11/2025 - Come regola generale, il TFR, le mensilità aggiuntive, le ferie, i permessi e tutti gli altri istituti derivanti dalla legge o dalla contrattazione maturano alla fine di ogni mese lavorato interamente. Non sempre, però, per diversi motivi, il mese viene lavorato interamente. Nella gestione del rapporto di lavoro, relativamente agli aspetti retributivi, ci si trova, in alcuni casi, quindi, a dover valutare la maturazione di un determinato istituto in base al numero di giorni lavorati durante il mese. In queste situazioni, la regola è prevista, a volte, dalla legge, ma, più generalmente, dalla contrattazione collettiva di settore. Come deve essere effettuato il calcolo delle relative competenze in busta paga nelle diverse ipotesi descritte? Come regola generale, il TFR, le mensilità aggiuntive, le ferie, i permessi e tutti gli altri istituti derivanti dalla legge o dalla contrattazione maturano alla fine di ogni mese lavorato interamente. Non sempre, però, per diversi motivi, il mese viene lavorato interamente. Nella gestione del rapporto di lavoro, relativamente agli aspetti retributivi, ci si trova, in alcuni casi, quindi, a dover valutare la maturazione di un determinato istituto in base al numero di giorni lavorati durante il mese. In queste situazioni, la regola è prevista, a volte, dalla legge, ma, più generalmente, dalla contrattazione collettiva di settore. Come deve essere effettuato il calcolo delle relative competenze in busta paga nelle diverse ipotesi descritte?

Prestito a lavoratori dipendenti: come evitare rischi e sanzioni

17/11/2025 - Il prestito ai dipendenti è oggi una delle modalità più diffuse di welfare aziendale “liquido”. Uno strumento di sostegno economico che coniuga obiettivi sociali e benefici fiscali, richiedendo al contempo una gestione amministrativa e tributaria accurata per evitare potenziali rischi e sanzioni per lavoratori e datori di lavoro. Cinque sono gli scenari che possono presentarsi. Quali? Il prestito ai dipendenti è oggi una delle modalità più diffuse di welfare aziendale “liquido”. Uno strumento di sostegno economico che coniuga obiettivi sociali e benefici fiscali, richiedendo al contempo una gestione amministrativa e tributaria accurata per evitare potenziali rischi e sanzioni per lavoratori e datori di lavoro. Cinque sono gli scenari che possono presentarsi. Quali?

Revisori EELL e bilancio di previsione 2026-2028: lo schema di parere

17/11/2025 - Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “<a target="_blank" title="Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/05/revisori-el-pubblicato-parere-proposta-bilancio-previsione-2026-2028">Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028</a>". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.

Revisori EL: pubblicato il parere sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028

04/11/2025 - Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazionale Nazionale dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l'Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" aggiornato con le disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione oltre alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione alla Camera. Il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri di bilancio e dell'evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (CNDCEC) e la Fondazionale Nazionale dei Commercialisti (FNC), in collaborazione con l'Associazione nazionale certificatori e revisori degli enti locali (Ancrel), hanno reso disponibile lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" aggiornato con le disposizioni normative e di prassi emanate fino alla data della presente pubblicazione oltre alle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2026, attualmente in discussione alla Camera. Il documento non è vincolante, ma si pone come valido supporto all’attività di vigilanza dei professionisti fornendo tutti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace, a presidio degli equilibri di bilancio e dell'evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.

Revisori enti locali: come iscriversi nell'elenco 2026

04/11/2025 - Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività. Il Ministero dell’Interno ha definito le modalità per l’iscrizione e il mantenimento nell’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali valido dal 1° gennaio 2026. Entro il termine del 16 dicembre 2025, i revisori già iscritti devono confermare i requisiti richiesti tramite procedura telematica, inclusi crediti formativi e incarichi triennali svolti presso enti locali; i nuovi candidati possono presentare domanda online, dichiarando il possesso dei requisiti e l’assenza di cause ostative. L’accesso avviene tramite identità digitale e l’invio della domanda è confermato da una comunicazione PEC. L’Amministrazione effettuerà controlli sulla veridicità delle dichiarazioni; in caso di dati non verificabili o difformi, si procederà alla cancellazione o al declassamento. I soggetti cancellati non potranno accettare incarichi nell’anno di riferimento e, se già nominati, dovranno cessare l’attività.

Staff house turismo: domande dal 21 novembre 2025

17/11/2025 - Al via le domande per la richiesta dei contributi destinati al sostegno dei costi di locazione degli alloggi per i lavoratori del comparto turistico-ricettivo. La misura finanzia anche i costi per la creazione, la riqualificazione e l’ammodernamento degli alloggi in cui vive il personale. La piattaforma telematica sarà attiva dalle ore 12:00 del 21 novembre 2025, alle ore 17:00 del 19 dicembre 2025. È prevista inoltre la possibilità di pre-caricare le domande di accesso già dalle ore 12:00 del 17 dicembre 2025. Al via le domande per la richiesta dei contributi destinati al sostegno dei costi di locazione degli alloggi per i lavoratori del comparto turistico-ricettivo. La misura finanzia anche i costi per la creazione, la riqualificazione e l’ammodernamento degli alloggi in cui vive il personale. La piattaforma telematica sarà attiva dalle ore 12:00 del 21 novembre 2025, alle ore 17:00 del 19 dicembre 2025. È prevista inoltre la possibilità di pre-caricare le domande di accesso già dalle ore 12:00 del 17 dicembre 2025.

Bonus pubblicità 2025: come gestire la fase di rendicontazione

17/11/2025 - Entro il 31 dicembre 2025, le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali, che, dal 1° al 31 marzo 2025, hanno prenotato il bonus pubblicità devono realizzare gli investimenti indicati nella comunicazione presentata per l'accesso al credito d'imposta. Per confermare gli investimenti effettivamente realizzati, dal 9 gennaio al 9 febbraio 2026, devono presentare, esclusivamente in via telematica, tramite lo specifico servizio disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, la "Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati". In sede di presentazione della dichiarazione sostitutiva possono presentarsi alcuni casi particolari a cui le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali devono prestare particolare attenzione. Quattro i possibili scenari che si possono presentare. Quali? Entro il 31 dicembre 2025, le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali, che, dal 1° al 31 marzo 2025, hanno prenotato il bonus pubblicità devono realizzare gli investimenti indicati nella comunicazione presentata per l'accesso al credito d'imposta. Per confermare gli investimenti effettivamente realizzati, dal 9 gennaio al 9 febbraio 2026, devono presentare, esclusivamente in via telematica, tramite lo specifico servizio disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate, la "Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati". In sede di presentazione della dichiarazione sostitutiva possono presentarsi alcuni casi particolari a cui le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali devono prestare particolare attenzione. Quattro i possibili scenari che si possono presentare. Quali?

Carta Valore: dal 2026 anche a favore dei giovani diplomati

15/11/2025 - I giovani di età non superiore a 19 anni, che a partire dall’anno 2026 conseguiranno un diploma di istruzione secondaria superiore (o equiparata), riceveranno un credito utilizzabile a scopi culturali. È questa la misura della legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689) a favore dei giovani diplomati. La Carta sarà assegnata nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma a decorrere dal 2027. Per quali spese può essere utilizzata? I giovani di età non superiore a 19 anni, che a partire dall’anno 2026 conseguiranno un diploma di istruzione secondaria superiore (o equiparata), riceveranno un credito utilizzabile a scopi culturali. È questa la misura della legge di Bilancio 2026 (A.S. 1689) a favore dei giovani diplomati. La Carta sarà assegnata nell’anno successivo a quello del conseguimento del diploma a decorrere dal 2027. Per quali spese può essere utilizzata?

Composizione negoziata: gestione dell'impresa durante le trattative

17/11/2025 - La composizione negoziata della crisi d’impresa consente all’imprenditore in difficoltà di richiedere, tramite la piattaforma telematica nazionale, la nomina di un esperto indipendente incaricato di assisterlo nella predisposizione di un piano di risanamento. Durante le trattative con i creditori, l’imprenditore mantiene la gestione ordinaria e straordinaria dell’impresa, ma è tenuto a informare preventivamente l’esperto prima di compiere atti di straordinaria amministrazione. Quali sono gli obblighi dell’imprenditore e dell’esperto nel corso delle trattative? La composizione negoziata della crisi d’impresa consente all’imprenditore in difficoltà di richiedere, tramite la piattaforma telematica nazionale, la nomina di un esperto indipendente incaricato di assisterlo nella predisposizione di un piano di risanamento. Durante le trattative con i creditori, l’imprenditore mantiene la gestione ordinaria e straordinaria dell’impresa, ma è tenuto a informare preventivamente l’esperto prima di compiere atti di straordinaria amministrazione. Quali sono gli obblighi dell’imprenditore e dell’esperto nel corso delle trattative?

In GU la legge annuale di semplificazione normativa e riordino delle disposizioni

14/11/2025 - La legge 10 novembre 2025, n. 167, in vigore dal 29 novembre 2025, introduce misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della legislazione, conferendo al Governo deleghe per il riordino e il riassetto di specifiche materie. Il provvedimento prevede che, ogni anno entro il 30 giugno, il Governo presenti al Parlamento la «Legge annuale di semplificazione normativa», elaborata dal Presidente del Consiglio e dai Ministri competenti. Lo schema è sottoposto al parere della Conferenza unificata, che coinvolge Stato, Regioni ed enti locali. Entro il 30 aprile, i Ministri per le riforme istituzionali e per la pubblica amministrazione raccolgono proposte dai dicasteri e avviano consultazioni pubbliche con categorie e soggetti interessati, tenendo conto delle valutazioni di impatto della regolamentazione. La legge annuale individua inoltre le materie di competenza esclusiva dello Stato, per le quali il riordino si conclude con l’emanazione di testi unici aggiornati e coordinati con la nuova disciplina primaria. La legge 10 novembre 2025, n. 167, in vigore dal 29 novembre 2025, introduce misure per la semplificazione normativa e il miglioramento della qualità della legislazione, conferendo al Governo deleghe per il riordino e il riassetto di specifiche materie. Il provvedimento prevede che, ogni anno entro il 30 giugno, il Governo presenti al Parlamento la «Legge annuale di semplificazione normativa», elaborata dal Presidente del Consiglio e dai Ministri competenti. Lo schema è sottoposto al parere della Conferenza unificata, che coinvolge Stato, Regioni ed enti locali. Entro il 30 aprile, i Ministri per le riforme istituzionali e per la pubblica amministrazione raccolgono proposte dai dicasteri e avviano consultazioni pubbliche con categorie e soggetti interessati, tenendo conto delle valutazioni di impatto della regolamentazione. La legge annuale individua inoltre le materie di competenza esclusiva dello Stato, per le quali il riordino si conclude con l’emanazione di testi unici aggiornati e coordinati con la nuova disciplina primaria.

PEC amministratori: per Confimi Industria ennesimo onere burocratico

14/11/2025 - Con una nota del 14 novembre 2025, Confimi Industria ha criticato l’obbligo introdotto dalla legge di bilancio 2024 che impone agli amministratori societari un domicilio digitale PEC autonomo. L’associazione sottolinea che la scelta dovrebbe essere libera, consentendo di utilizzare l’indirizzo già registrato dalla società (INI-PEC) o, se preferito, un indirizzo personale INAD. Il divieto della coincidenza tra il domicilio digitale dell’amministratore e quello dell’impresa, viene ritenuto un onere burocratico inutile e incoerente. La norma, secondo l’associazione, contiene un “non” superfluo che andrebbe eliminato per restituire chiarezza. Confimi ricorda che le Camere di Commercio avevano già mostrato flessibilità accettando l’uso della PEC aziendale, evitando costi e complicazioni per le PMI. L’auspicio è un emendamento in sede di conversione del decreto, attesa entro il 30 dicembre 2025. Con una nota del 14 novembre 2025, Confimi Industria ha criticato l’obbligo introdotto dalla legge di bilancio 2024 che impone agli amministratori societari un domicilio digitale PEC autonomo. L’associazione sottolinea che la scelta dovrebbe essere libera, consentendo di utilizzare l’indirizzo già registrato dalla società (INI-PEC) o, se preferito, un indirizzo personale INAD. Il divieto della coincidenza tra il domicilio digitale dell’amministratore e quello dell’impresa, viene ritenuto un onere burocratico inutile e incoerente. La norma, secondo l’associazione, contiene un “non” superfluo che andrebbe eliminato per restituire chiarezza. Confimi ricorda che le Camere di Commercio avevano già mostrato flessibilità accettando l’uso della PEC aziendale, evitando costi e complicazioni per le PMI. L’auspicio è un emendamento in sede di conversione del decreto, attesa entro il 30 dicembre 2025.

Quotidiano Giuridico

Giovanni Maria Riccio: l'AI e la necessità di un commento

17/11/2025 -

Dall’AI Act ai sistemi ad alto rischio, dalla literacy alle declinazioni italiane: una chiacchierata a 360° con il professore dell’Università di Salerno, in occasione dell’uscita del commentario sull’Intelligenza Artificiale.

Idoneità della Scia per interventi di ristrutturazione ricostruttiva in aree vincolate

17/11/2025 - Il Consiglio di Stato interviene sul regime giuridico della Segnalazione Certificata di Inizio Attività per demolizione e ricostruzione di immobili in area vincolata (sentenza n. 7563/2025)

Il delitto di atti persecutori è reato abituale con evento alternativo

17/11/2025 - Ai fini dell’integrazione della fattispecie è sufficiente la realizzazione anche di uno solo degli eventi previsti dalla norma (Cassazione, sentenza n. 32506/2025)

Speciali

Pace fiscale

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Reddito di cittadinanza

Fonte: ipsoa.it

Quota 100 e pensioni 2019

Fonte: ipsoa.it

Fattura elettronica

Fonte: ipsoa.it

Tariffe Inail 2019

Fonte: ipsoa.it

Auto: ecotassa e bonus 2019

Fonte: ipsoa.it

Fondo Garanzia PMI

Fonte: ipsoa.it

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One FISCALE: la semplicità è una rivoluzione

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Lavoro in formazione, tutte le risposte su apprendistato, tirocinio e alternanza scuola - lavoro

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