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Tassazione dei dividendi: le proposte di AIDC
21/11/2025 - Con un comunicato stampa del 20 novembre 2025 sulla tassazione dei dividendi, l’AIDC ha sottolineato che una soluzione equa e rispettosa potrebbe essere non già quella di agire sulla percentuale di partecipazione ma bensì quella di modificare il regime della dividend exemption nel senso di escluderne l’operatività per le partecipazioni che sono detenute per meno di un certo periodo di tempo, indipendentemente dalla percentuale di partecipazione detenuta, fissando dunque un principio di holding period minimo, come attualmente previsto dall’<a target="_blank" class="rich-legge" title="art. 87" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002ART91">art. 87</a> <a target="_blank" class="rich-legge" title="TUIR" href="https://onefiscale.wolterskluwer.it/document/10LX0000110002SOMM">TUIR</a> in materia di PEX, eventualmente modulato anche su un arco temporale differente. Con un comunicato stampa del 20 novembre 2025 sulla tassazione dei dividendi, l’AIDC ha sottolineato che una soluzione equa e rispettosa potrebbe essere non già quella di agire sulla percentuale di partecipazione ma bensì quella di modificare il regime della dividend exemption nel senso di escluderne l’operatività per le partecipazioni che sono detenute per meno di un certo periodo di tempo, indipendentemente dalla percentuale di partecipazione detenuta, fissando dunque un principio di holding period minimo, come attualmente previsto dall’art. 87 TUIR in materia di PEX, eventualmente modulato anche su un arco temporale differente.
Enti non commerciali: detrazione IVA limitata
21/11/2025 - Il <a target="_blank" title="decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, crisi d’impresa e IVA, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/21/terzo-settore-crisi-impresa-sport-proroga-2036-agevolazioni-iva">decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, crisi d’impresa e IVA, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025</a>, introduce la detraibilità dell’IVA, a favore degli enti non commerciali, per gli acquisti, anche intracomunitari, e le importazioni di beni e servizi in parte destinati a finalità estranee all’esercizio dell’attività economica, limitatamente alla quota imputabile a tale attività. Il decreto attuativo della delega fiscale in materia di Terzo settore, crisi d’impresa e IVA, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, introduce la detraibilità dell’IVA, a favore degli enti non commerciali, per gli acquisti, anche intracomunitari, e le importazioni di beni e servizi in parte destinati a finalità estranee all’esercizio dell’attività economica, limitatamente alla quota imputabile a tale attività.
Correttivo IRPEF-IRES: le novità del testo definitivo
21/11/2025 - Si allarga la platea dei familiari a carico che possono beneficiare delle detrazioni IRPEF, cambia il trattamento fiscale degli errori in bilancio, disciplinata la scissione con scorporo anche nei casi in cui la società beneficiaria sia preesistente. Sono queste alcune delle novità contenute nel <a target="_blank" title="decreto correttivo della riforma IRPEF-IRES approvato, in via definitiva, dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/21/decreto-correttivo-irpef-ires-approvato-esame-definitivo">decreto correttivo della riforma IRPEF-IRES approvato, in via definitiva, dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025</a>. Il testo ha recepito alcune indicazioni delle Commissioni parlamentari, quale l’introduzione dell’obbligo del pagamento del contributo solo sulle istanze di interpello più complesse. Si allarga la platea dei familiari a carico che possono beneficiare delle detrazioni IRPEF, cambia il trattamento fiscale degli errori in bilancio, disciplinata la scissione con scorporo anche nei casi in cui la società beneficiaria sia preesistente. Sono queste alcune delle novità contenute nel decreto correttivo della riforma IRPEF-IRES approvato, in via definitiva, dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025. Il testo ha recepito alcune indicazioni delle Commissioni parlamentari, quale l’introduzione dell’obbligo del pagamento del contributo solo sulle istanze di interpello più complesse.
Incentivo al posticipo del pensionamento: esenzione fiscale anche per i dipendenti pubblici
21/11/2025 - Il decreto correttivo IRPEF-IRES, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, chiarisce che l’esenzione fiscale per le quote di retribuzione derivanti dalla rinuncia all’accredito contributivo pensionistico si applica anche agli iscritti alle forme di previdenza esclusive del regime generale INPS, forme alle quali in genere sono iscritti i lavoratori dipendenti pubblici. La disposizione si applica a partire dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto correttivo. Il decreto correttivo IRPEF-IRES, approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025, chiarisce che l’esenzione fiscale per le quote di retribuzione derivanti dalla rinuncia all’accredito contributivo pensionistico si applica anche agli iscritti alle forme di previdenza esclusive del regime generale INPS, forme alle quali in genere sono iscritti i lavoratori dipendenti pubblici. La disposizione si applica a partire dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del decreto correttivo.
Malattia del lavoratore all'estero: regole e procedure da seguire
21/11/2025 - Per avere diritto all’indennità di malattia INPS, il lavoratore che si trova all’estero deve redigere l’apposita certificazione secondo precise regole. Occorre, infatti, distinguere se si tratta di stato membro della UE, o extra UE sottoscrittore di accordi o convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia, o ancora, extra UE in assenza di accordi o convenzioni. Come procedere nei differenti casi? Per avere diritto all’indennità di malattia INPS, il lavoratore che si trova all’estero deve redigere l’apposita certificazione secondo precise regole. Occorre, infatti, distinguere se si tratta di stato membro della UE, o extra UE sottoscrittore di accordi o convenzioni bilaterali di sicurezza sociale con l’Italia, o ancora, extra UE in assenza di accordi o convenzioni. Come procedere nei differenti casi?
Obbligo vaccinale per il personale militare: legittimo sempre
20/11/2025 - Nelle conclusioni sulla causa C-522/24 del 2025, l’Avvocato Generale Ćapeta ha affermato che la direttiva 2000/78/CE sulla parità di trattamento non osta alla previsione di un obbligo vaccinale per il personale militare. Le opinioni personali basate su preoccupazioni sanitarie o dissenso verso la politica governativa non rientrano tra le convinzioni personali tutelate dalla direttiva. Anche qualora fossero ricondotte a tale categoria, l’eventuale disparità sarebbe comunque giustificata dall’obiettivo legittimo di tutela della salute pubblica nel contesto emergenziale. Nelle conclusioni sulla causa C-522/24 del 2025, l’Avvocato Generale Ćapeta ha affermato che la direttiva 2000/78/CE sulla parità di trattamento non osta alla previsione di un obbligo vaccinale per il personale militare. Le opinioni personali basate su preoccupazioni sanitarie o dissenso verso la politica governativa non rientrano tra le convinzioni personali tutelate dalla direttiva. Anche qualora fossero ricondotte a tale categoria, l’eventuale disparità sarebbe comunque giustificata dall’obiettivo legittimo di tutela della salute pubblica nel contesto emergenziale.
PMI: necessario un set di regole contabili semplificato
20/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni. L’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) ha presentato, con un comunicato stampa, gli esiti del convegno “OIC verso la semplificazione: principi contabili e di sostenibilità adeguati alle esigenze delle piccole e medie imprese”. L’iniziativa ha evidenziato la necessità di regole contabili più proporzionate alle esigenze delle PMI, che rappresentano oltre il 96% delle società di capitale italiane (99% considerando i limiti della direttiva europea). Una survey condotta dall’OIC ha mostrato che l’80% delle imprese non quotate di minori dimensioni considera utile un unico principio contabile dedicato. Il modello è già adottato in diversi Paesi europei e mira a distinguere tra informazioni realmente utili e obblighi formali. L’iniziativa si colloca nel quadro delle recenti riforme nazionali e della raccomandazione UE 2025 sugli standard di sostenibilità volontari per le PMI, con l’obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi e favorire la quotazione delle imprese di minori dimensioni.
PMI: l'OIC pubblica il Feedback Statement sul progetto delle semplificazioni
19/11/2025 - L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC. L’Organismo Italiano di Contabilità ha pubblicato il Feedback Statement in tema di semplificazioni contabili per le piccole imprese. Il documento, in sintesi, riepiloga le risultanze della consultazione avviata nel 2024 evidenziando un diffuso consenso sull’esigenza di prevedere delle regole contabili semplificate per le piccole e micro imprese. Altro aspetto importante di tale documento è la comparazione con quanto svolto in materia di regole contabili per le PMI dai principali paesi Europei. A corredo di tale lavoro di analisi, vengono individuate delle possibili linee di intervento dell’OIC.
Revisori EELL e bilancio di previsione 2026-2028: lo schema di parere
17/11/2025 - Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “<a target="_blank" title="Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028" href="https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/05/revisori-el-pubblicato-parere-proposta-bilancio-previsione-2026-2028">Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028</a>". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese. Il CNDCEC, in collaborazione con ANCREL, ha messo a disposizione dei revisori degli enti locali lo schema di “Parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio di previsione 2026-2028". Il documento, aggiornato alle novità contenute nel Ddl di Bilancio 2026, rappresenta uno strumento a supporto dell’organo di revisione per la formulazione del parere: fornisce infatti i riferimenti normativi, le indicazioni di prassi e le avvertenze per un’azione di controllo del revisore completa ed efficace e, alla luce del ruolo specifico che la norma gli attribuisce, particolarmente attenta nel presidiare il permanere degli equilibri e l’evoluzione della gestione delle entrate e delle spese.
Codice degli incentivi: approvato in via definitiva
21/11/2025 - Il Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025 ha approvato, in esame definitivo, il Codice degli incentivi, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. La versione finale del testo tiene conto dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari. Con la stesura definitiva è stato chiarito che nell’ambito oggettivo di applicazione della disciplina non rientrano gli incentivi fiscali automatici, ossia quelli per la cui fruizione non è prevista alcuna attività istruttoria, né gli incentivi contributivi. Altre novità riguardano l’obbligo di stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni per eventi catastrofali e le norme anti-delocalizzazione. Il Consiglio dei Ministri del 20 novembre 2025 ha approvato, in esame definitivo, il Codice degli incentivi, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2026. La versione finale del testo tiene conto dei pareri delle competenti Commissioni parlamentari. Con la stesura definitiva è stato chiarito che nell’ambito oggettivo di applicazione della disciplina non rientrano gli incentivi fiscali automatici, ossia quelli per la cui fruizione non è prevista alcuna attività istruttoria, né gli incentivi contributivi. Altre novità riguardano l’obbligo di stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni per eventi catastrofali e le norme anti-delocalizzazione.
Impianti natatori: requisiti richiesti per accedere ai contributi
21/11/2025 - È fissato al 26 novembre 2025 il termine ultimo per presentare le domande di accesso al contributo a fondo perduto destinato alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche che gestiscono impianti natatori e risultano iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche. Per le ASD/SSD già beneficiare del contributo nel 2024, la gestione in esclusiva dell’impianto e gli altri requisiti devono sussistere almeno alla data del 16 ottobre 2025. Per le ASD/SSD che presentano per la prima volta domanda di accesso al contributo, i requisiti devono sussistere alla data del 6 maggio 2025. Ma quali sono i requisiti che devono rispettare? È fissato al 26 novembre 2025 il termine ultimo per presentare le domande di accesso al contributo a fondo perduto destinato alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche che gestiscono impianti natatori e risultano iscritte al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche. Per le ASD/SSD già beneficiare del contributo nel 2024, la gestione in esclusiva dell’impianto e gli altri requisiti devono sussistere almeno alla data del 16 ottobre 2025. Per le ASD/SSD che presentano per la prima volta domanda di accesso al contributo, i requisiti devono sussistere alla data del 6 maggio 2025. Ma quali sono i requisiti che devono rispettare?
Transizione 5.0: per CNA la misura deve avere validità almeno triennale per essere efficace
20/11/2025 - La CNA, in un comunicato stampa, ha espresso apprezzamento per l’impegno del Governo nel garantire diritti e risorse alle imprese che hanno presentato domanda per Transizione 5.0 dopo il 7 novembre, pur manifestando rammarico per l’anticipo della chiusura dei termini al 27 novembre. La Confederazione ha sottolineato che l’annuncio del Governo riduce l’incertezza per le imprese già impegnate negli investimenti. CNA ha però ribadito le proprie riserve sulla Nuova Transizione 5.0, in vigore dal 2026, evidenziando criticità legate al ritorno al super-ammortamento, che riduce la platea dei beneficiari, rinvia i vantaggi e aumenta la complessità burocratica. La Confederazione chiede di mantenere il credito d’imposta per investimenti sotto i 500mila euro e di estendere la misura almeno a tre anni per garantire una programmazione adeguata. La CNA, in un comunicato stampa, ha espresso apprezzamento per l’impegno del Governo nel garantire diritti e risorse alle imprese che hanno presentato domanda per Transizione 5.0 dopo il 7 novembre, pur manifestando rammarico per l’anticipo della chiusura dei termini al 27 novembre. La Confederazione ha sottolineato che l’annuncio del Governo riduce l’incertezza per le imprese già impegnate negli investimenti. CNA ha però ribadito le proprie riserve sulla Nuova Transizione 5.0, in vigore dal 2026, evidenziando criticità legate al ritorno al super-ammortamento, che riduce la platea dei beneficiari, rinvia i vantaggi e aumenta la complessità burocratica. La Confederazione chiede di mantenere il credito d’imposta per investimenti sotto i 500mila euro e di estendere la misura almeno a tre anni per garantire una programmazione adeguata.
Al via l'indicazione geografica per i prodotti artigianali e industriali
21/11/2025 - Primio via libera alla tutela delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025 ha approvato in via preliminare lo schema del decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana alle disposizioni del regolamento (UE) 2411/2023. In vista del traguardo l’avvio dello scudo per prodotti artigianali e industriali quali pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana nonché cuoi e pelli e così via. Le tutele si estendono contro chi usurpa le denominazioni su Internet. Primio via libera alla tutela delle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Il Consiglio dei ministri del 20 novembre 2025 ha approvato in via preliminare lo schema del decreto legislativo di adeguamento della normativa italiana alle disposizioni del regolamento (UE) 2411/2023. In vista del traguardo l’avvio dello scudo per prodotti artigianali e industriali quali pietre naturali, oggetti in legno, gioielli, tessuti, pizzi, posate, vetro, porcellana nonché cuoi e pelli e così via. Le tutele si estendono contro chi usurpa le denominazioni su Internet.
Dati biometrici e genetici: i principi stabiliti dalla Corte di giustizia UE
20/11/2025 - La Corte di giustizia dell’Unione europea, con la sentenza del 20 novembre 2025 nella causa C‑57/23, ha chiarito i principi relativi alla gestione dei dati biometrici e genetici. Il riferimento al «diritto dello Stato membro» riguarda norme generali che stabiliscono condizioni minime, purché interpretate dai giudici nazionali in modo accessibile e prevedibile. L’ordinamento dell’UE non ostacola una normativa nazionale che consenta la raccolta di tali dati per persone perseguite o sospettate di reati dolosi, a condizione che non si operi distinzione tra le due categorie e che i responsabili del trattamento rispettino i principi applicabili ai dati sensibili. Inoltre, la Corte ha riconosciuto la possibilità che la valutazione sulla necessità di conservazione sia affidata alle autorità di polizia, purché siano previsti controlli periodici e sia verificata la stretta necessità di mantenere i dati. Non è richiesto un termine massimo di conservazione. La Corte di giustizia dell’Unione europea, con la sentenza del 20 novembre 2025 nella causa C‑57/23, ha chiarito i principi relativi alla gestione dei dati biometrici e genetici. Il riferimento al «diritto dello Stato membro» riguarda norme generali che stabiliscono condizioni minime, purché interpretate dai giudici nazionali in modo accessibile e prevedibile. L’ordinamento dell’UE non ostacola una normativa nazionale che consenta la raccolta di tali dati per persone perseguite o sospettate di reati dolosi, a condizione che non si operi distinzione tra le due categorie e che i responsabili del trattamento rispettino i principi applicabili ai dati sensibili. Inoltre, la Corte ha riconosciuto la possibilità che la valutazione sulla necessità di conservazione sia affidata alle autorità di polizia, purché siano previsti controlli periodici e sia verificata la stretta necessità di mantenere i dati. Non è richiesto un termine massimo di conservazione.
License Agreement alternativo alla locazione commerciale negli USA
20/11/2025 - Negli USA il contratto detto “commercial lease”, ossia il contratto di locazione commerciale, costituisce il modello tradizionale, attribuendo al conduttore (“tenant”) il possesso esclusivo dello spazio e consentendo di costruire su tale base l’organizzazione commerciale nel medio-lungo periodo. Tuttavia, la crescente diffusione di negozi temporanei (pop-up store) e spazi di vendita dedicati all’interno di un punto vendita più grande (shop-in-shop) ha favorito l’emergere di soluzioni contrattuali più flessibili. In questo contesto, il “license agreement” si è affermato come strumento per consentire l’utilizzo temporaneo di uno spazio commerciale senza trasferire il diritto di godimento esclusivo dello stesso. Quali sono le differenze tra commercial lease e license agreement negli Stati Uniti? E in che modo la gestione concreta dello spazio incide sulla qualificazione del rapporto contrattuale e sulle tutele disponibili per il commerciante nel corso dell’operazione? Negli USA il contratto detto “commercial lease”, ossia il contratto di locazione commerciale, costituisce il modello tradizionale, attribuendo al conduttore (“tenant”) il possesso esclusivo dello spazio e consentendo di costruire su tale base l’organizzazione commerciale nel medio-lungo periodo. Tuttavia, la crescente diffusione di negozi temporanei (pop-up store) e spazi di vendita dedicati all’interno di un punto vendita più grande (shop-in-shop) ha favorito l’emergere di soluzioni contrattuali più flessibili. In questo contesto, il “license agreement” si è affermato come strumento per consentire l’utilizzo temporaneo di uno spazio commerciale senza trasferire il diritto di godimento esclusivo dello stesso. Quali sono le differenze tra commercial lease e license agreement negli Stati Uniti? E in che modo la gestione concreta dello spazio incide sulla qualificazione del rapporto contrattuale e sulle tutele disponibili per il commerciante nel corso dell’operazione?
Quotidiano Giuridico
Furto in abitazione: il parcheggio di uno studio medico è ''pertinenza'' di privata dimora
21/11/2025 - La privata dimora comprende i luoghi nei quali la persona compia, anche in modo transitorio e contingente, atti della vita privata (Cassazione n. 25550/2025)
Cambio di destinazione d'uso e deroghe alle altezze minime
21/11/2025 - Niente applicazione diretta del Decreto n. 69/2024 cosiddetto Salva Casa (TAR Lombardia-Milano, sentenza 25 agosto 2025, n. 2861)
Il contenuto della disdetta alla prima scadenza nelle locazioni a canone concordato
21/11/2025 - I motivi tassativamente previsti dalla legge devono essere indicati specificamente nella raccomandata del proprietario (Tribunale di Roma, sez. VI, sentenza 7 ottobre 2025, n. 13772)
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GDPR: come gestire gli adempimenti
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